A poco più di sei mesi dallo scoppio della guerra e dall'evacuazione dei residenti prima dal sud e poi dal nord, il Ministero del turismo di Israele, che si è incaricato di sistemare gli sfollati in alberghi e ha creato la possibilità di indennità di soggiorno per gli sfollati che vivono in modo indipendente, riassume così i dati:
• In conformità con una decisione del governo, nei mesi di ottobre e novembre sono stati evacuati circa 125.000 residenti del sud e del nord, verso luoghi più sicuri.
• Secondo il piano di evacuazione originale, di cui il Ministero del Turismo non era parte, gli sfollati avrebbero dovuto trascorrere la notte in edifici pubblici come dormitori studenteschi e scuole. Il Ministro del Turismo Haim Katz ha avviato la creazione di una stanza per la gestione dell’emergenza, in collaborazione con la Israel Hotel Association e, in pochi giorni, è stato creato un database di circa 50.000 camere d'albergo per poter così organizzare l’ospitalità per gli sfollati.
Per allentare la congestione negli alberghi e far risparmiare soldi allo Stato, il ministro ha avviato un programma per un'indennità di soggiorno per gli sfollati che hanno scelto di non soggiornare negli alberghi. L'indennità di soggiorno era fissata a 200 NIS per adulto ( 50 euro) e 100 NIS (25 euro) per bambino al giorno - per un totale di 18.000 NIS ( 4.450 Euro) netti per una famiglia di due adulti e due bambini. Il programma ha fatto risparmiare alle casse statali circa 2,5 miliardi di shekel, poiché sarebbe stato molto più costoso ospitare gli sfollati negli hotel.
Il Ministro del Turismo ha pagato 3,2 miliardi di shekel (791.000 Euro) agli hotel per ospitare gli sfollati e circa 2 miliardi di shekel (495.000 Euro), attraverso l'Istituto nazionale di previdenza, a circa 100.000 sfollati che soggiornano in modo indipendente. All'inizio dell'evacuazione negli alberghi alloggiavano un numero record di oltre 90.000 sfollati. Nel corso del tempo, il loro numero è diminuito e molti sono passati a una vita indipendente, pur ricevendo l'indennità di soggiorno. Oggi negli alberghi restano circa 27mila sfollati (6mila dal sud e 21mila dal nord).