Turismo outdoor in crescita: un’estate positiva e buone prospettive per l’autunno-inverno
Quasi 1 italiano su 2 sceglierà vacanze outdoor per l'autunno-inverno, consolidando il trend positivo dell'estate 2024
L’estate 2024 ha segnato un nuovo successo per il turismo outdoor in Italia, con il 67% degli italiani che ha trascorso almeno una vacanza durante la stagione estiva e una su cinque in modalità all’aria aperta. I dati emergono dall’Osservatorio del turismo outdoor condotto da Human Company in collaborazione con l’Istituto Piepoli, evidenziando come questa tipologia di vacanza non sia più una scelta marginale, ma un vero e proprio stile di vita per molti viaggiatori. La possibilità di vivere a stretto contatto con la natura e in libertà sono le motivazioni principali alla base di questa scelta, rispettivamente per il 33% e il 24% degli intervistati.
Guardando ai prossimi mesi, la tendenza sembra destinata a confermarsi: quasi 18 milioni di italiani, circa il 40%, ha già in programma una vacanza per l’autunno o l’inverno, e più di uno su due sceglierà nuovamente il turismo outdoor, segno della crescente popolarità di questa formula anche nelle stagioni più fredde.
I dati confermano che la vacanza all’aria aperta sta evolvendo verso una forma di turismo più strutturata e qualificata. Gli italiani sono disposti a investire di più per questa esperienza, con una spesa media che si è attestata a 2.441 euro per la vacanza en plein air nell'estate 2024, un incremento di 520 euro rispetto all’anno precedente. Questo dato supera di gran lunga la spesa media per altri tipi di ospitalità, che si ferma a 1.690 euro. L’open air, dunque, non è solo una scelta economica, ma una soluzione di qualità che offre servizi differenziati e una forte componente esperienziale.
Un altro dato interessante riguarda la distribuzione dei periodi di vacanza. Se il turismo tradizionale continua a concentrarsi prevalentemente nel mese di agosto (con il 49% delle preferenze), il turismo outdoor è caratterizzato da una maggiore diffusione nei mesi di giugno (26%) e settembre (14%). Questa differenziazione temporale permette non solo di allungare la stagione turistica, ma anche di mitigare gli effetti negativi del sovraffollamento, distribuendo in modo più equilibrato i flussi di turisti e riducendo la pressione su alcune località durante i picchi stagionali.
La vacanza all’aria aperta si conferma inoltre un’opzione preferita per chi cerca un ambiente meno affollato (23% degli intervistati outdoor) e prezzi più competitivi rispetto ai mesi di luglio e agosto (19%). Anche il clima più mite è una delle ragioni che spingono i viaggiatori a optare per i mesi fuori stagione (25%).
La maggior parte dei turisti ha scelto di trascorrere le proprie vacanze in Italia, con il 79% delle preferenze, mentre solo il 16% si è recato all’estero. Questo trend è ancora più marcato per il turismo outdoor, con oltre sette vacanzieri su dieci che hanno optato per destinazioni italiane, grazie all’ampia offerta e alla varietà di paesaggi del nostro territorio. Il mare rimane la destinazione preferita sia in generale (59%) che per il turismo all’aria aperta (53%), anche se la montagna registra una crescita, con un aumento del 6% tra i vacanzieri outdoor rispetto al 2023.
Nonostante le difficoltà economiche legate all’aumento dei prezzi di beni di consumo e servizi, il 61% degli italiani ha comunque scelto di viaggiare, evidenziando come la vacanza resti una priorità per molti. Tuttavia, la qualità dell'offerta e i servizi innovativi proposti dalle strutture outdoor hanno giocato un ruolo decisivo nella scelta dei viaggiatori, spingendoli a spendere di più per esperienze che rispondono alle loro esigenze.
Guardando all’autunno e all’inverno, le prospettive sono altrettanto positive. Tra i viaggiatori che hanno pianificato di partire nei prossimi mesi, il periodo di Natale è quello più gettonato, con il 44% degli italiani che prevede di trascorrere le festività in vacanza, in particolare con soggiorni di 4 notti. Per il turismo outdoor, il Natale si conferma il periodo preferito (47%), seguito dal ponte di Ognissanti (45%) e dall’Immacolata (41%).
Anche durante i mesi invernali, la spesa per il turismo all’aria aperta rimane superiore rispetto ad altre forme di viaggio, con una media di 2.300 euro, a fronte dei 1.300 euro spesi per altri tipi di soggiorno. Questo dimostra come la vacanza outdoor attragga un pubblico alto-spendente, sempre più orientato verso strutture capaci di offrire servizi di qualità e un contatto autentico con la natura.
Domenico Montano, Direttore Generale di Human Company, ha commentato i risultati dell’Osservatorio sottolineando il successo del turismo outdoor anche per la stagione autunnale e invernale: "La spesa media più alta e l’aumento della predisposizione alla spesa confermano che il turismo all’aria aperta sta diventando una forma di vacanza sempre più ricercata e apprezzata, soprattutto per la qualità delle strutture e delle esperienze offerte. Le prospettive per la stagione fredda sono altrettanto promettenti, con le nostre strutture pronte ad accogliere un pubblico sempre più vasto ed esigente".
Anche Livio Gigliuto, Presidente di Istituto Piepoli, ha evidenziato come il 2024 rappresenti una svolta per il turismo open air: "Gli italiani sono disposti a spendere di più per vacanze all’aria aperta, non solo per l’esperienza unica che offrono, ma anche perché le strutture outdoor stanno diventando sempre più adatte a un pubblico esigente. Questo è un segnale positivo anche per il turismo in Italia, che continua a essere la prima scelta per molti".