Addio a Luciano Adami, Pioniere del Turismo Organizzato
Oggi ci ha lasciati Luciano Adami, una delle figure più importanti del turismo organizzato in Italia.
Con la sua scomparsa, il settore perde un imprenditore brillante, un visionario che ha saputo trasformare e innovare profondamente il mondo delle vacanze.
Nato nel 1942, Adami ha guidato per anni il tour operator Aviomar insieme alla moglie Barbara Spinola, figlia del fondatore Ambrogio. Sotto la loro guida, l'azienda ha trasferito la sua sede da Genova a Milano, crescendo fino a diventare un punto di riferimento per il turismo balneare italiano. I cataloghi di Aviomar, ricchi di proposte, sono stati per anni un simbolo di qualità e affidabilità, ben ricordati dagli agenti di viaggio che li utilizzavano come strumenti indispensabili.
La lungimiranza di Luciano Adami si è rivelata fin dagli anni Ottanta, quando, tra i primi, decise di includere residence e appartamenti nelle offerte di Aviomar. Questa scelta anticipò le nuove tendenze del mercato, offrendo una formula di vacanza più flessibile e adatta alle esigenze di famiglie e gruppi, che preferivano una maggiore autonomia rispetto ai soggiorni tradizionali in hotel.
Ma la visione di Adami non si fermava all’Italia. Fu tra i primi a promuovere destinazioni internazionali ancora poco esplorate dal turismo italiano, come il Madagascar negli anni Ottanta e la Libia negli anni Novanta, aprendo nuovi scenari per viaggiatori alla ricerca di esperienze uniche.
Oltre a Aviomar, Luciano ha creato la catena di villaggi turistici Wild Surf, con strutture in Sardegna, Toscana, Puglia e in altre regioni italiane, dimostrando ancora una volta la sua capacità di intercettare le tendenze emergenti del settore turistico.
Adami è stato anche uno dei fondatori di ASTOI (Associazione Tour Operator Italiani), contribuendo a costruire una comunità forte e coesa tra i professionisti del settore, sempre orientata a migliorare e a innovare l'offerta turistica.
Chi ha avuto il privilegio di conoscerlo, lo ricorda non solo per la sua straordinaria professionalità, ma anche per la sua umanità. Luciano era capace di creare un forte senso di squadra tra i suoi collaboratori, con uno stile di leadership basato sulla fiducia e il rispetto reciproco. La sua empatia e la sua capacità di relazionarsi con gli altri lasciavano un segno profondo in chiunque lo incontrasse.
Lascia la moglie Barbara, compagna inseparabile nella vita e nel lavoro, e i figli Luca e Matteo. La sua eredità professionale e umana continuerà a vivere nelle persone che ha ispirato e nelle innovazioni che ha introdotto nel settore.
I funerali si terranno giovedì 3 ottobre 2024 alle ore 11.00 presso la Chiesa di Santa Maria della Passione a Milano.
Buon viaggio, Luciano. Il mondo del turismo non ti dimenticherà.