Concorso per guide turistiche: ricorso al TAR mette a rischio l'esame di abilitazione

Il concorso per l'abilitazione a guida turistica indetto dal Ministero guidato da Daniela Santanchè è già un caso.
Stando a quanto comunicano ConfGuide e Federagit, associazioni di rappresentanza della categoria, ci si trova oggi davanti a una possibile situazione di stallo. A seguito della presentazione di un ricorso al TAR del Lazio da parte di una terza sigla associativa, si rischia una sospensione - se non addirittura un blocco - delle procedure di esame per immettere nuove guide turistiche sul territorio.
ConfGuide e Federagit, si schierano contro questa ipotesi che, in una fase così delicata per il comparto, sarebbe sinonimo di una sconfitta collettiva.
“Il percorso per arrivare a una norma nazionale che regolamenti finalmente la professione è stato lungo 12 anni e con le nostre associazioni di categoria abbiamo partecipato attivamente, confrontandoci con trasparenza ai tavoli istituzionali”, dichiara Valeria Gerli, Presidente di ConfGuide.

“Ci sorprende questo ricorso di cui abbiamo casualmente appreso, considerato che la
ricorrente ha anch’essa partecipato alle riunioni”, prosegue Micol Caramello, presidente di
Federagit.

Chiedere la sospensiva del Decreto 88/2024 e del Bando per l’abilitazione può paralizzare
per molto tempo un intero settore e, soprattutto, danneggiare le 29.000 aspiranti guide che
stanno affrontando una serie di costi per prepararsi adeguatamente alle prove. Così come, una simile stasi andrebbe a frenare parallelamente l’iter di applicazione della norma che, in molte realtà italiane, sta finalmente portando a maggiori controlli per combattere l'abusivismo.
“Siamo convinti che il dialogo con il Ministero del Turismo sia l’unica strada per trovare insieme soluzioni migliorative a una norma che è perfettibile, come peraltro abbiamo fatto già presente in diverse occasioni", concludono unitariamente le due presidenti nazionali, che confermano la
solidarietà di ConfGuide e Federagit a tutti i candidati iscritti al bando. "Auspichiamo che prevalga il buon senso e che vengano ritirati i ricorsi presentati, aprendo nuovamente un confronto serio e meditato
tra le associazioni che rappresentano la categoria e il Ministero del Turismo su eventuali
emendamenti”.