Fiavet Piemonte: quota ridotta per i nuovi iscritti
Fiavet Piemonte riduce la quota 2023 per i nuovi iscritti, incluso quest’ultimo scorcio del 2022, da 250 a 200 euro per azienda. La cifra include anche il costo della cena alla Rocca di Arignano per una persona per agenzia, per gli accompagnatori c’è una quota quasi simbolica di 40 euro per persona. Anticipa inoltre Aires: “Coglieremo l’occasione per presentare tutti gli importanti servizi che offriamo ai nostri associati, tra gratuiti e a prezzo ‘politico’. Sono servizi al top, anche grazie ai professionisti che supportano Fiavet Nazionale, per la fiscalità e con il servizio legale che ci assicura l’avvocato Federico Lucarelli. Noi stiamo aggiungendo anche un servizio di supporto alla comunicazione dei nostri associati con i media locali, grazie ai giornalisti e ai blogger che ci seguono”.
Nel frattempo l'associazione festeggia il Natale il 19 dicembre con un evento straordinario dedicato a tutti gli agenti di viaggi piemontesi, associati e non. Interverranno i rappresentanti di vertice delle istituzioni locali, dalla Regione ai comuni, coinvolti negli ultimi tre anni dall’intensa attività di promozione del territorio avviata da Gabriella Aires, presidente di Fiavet Piemonte e consigliere di amministrazione di Visit Piemonte. L’invito è per tutti alla Rocca di Arignano, maniero medievale ai confini del Monferrato che Luca Veronelli e Elsa Panini hanno riportato in vita dopo un sonno di sette secoli con un importante investimento, per farne un piccolo e raffinato relais top di gamma, nel più assoluto rispetto della struttura originaria.
All’ingresso della Rocca l’importante opera intitolata "Soglia: a Eduardo Chillida”, del grande scultore contemporaneo Arnaldo Pomodoro. “In Piemonte abbiamo un patrimonio straordinario di bellezza, paesaggio, di storia e di grande gusto da valorizzare – afferma Aires – più che mai ora che l’Italia è meta di tendenza sui grandi mercati. Noi professionisti del turismo abbiamo gli strumenti per farlo, e li offriamo alle istituzioni impegnate in questa direzione. Ad esempio con progetti come OroMonferrato, che mette a sistema 47 Comuni dal Moncalvese alla Valle Versa nel Nord Astigiano, una zona disseminata di decine di piccole pievi romaniche e decine di castelli. Com’è appunto la bella Rocca di Arignano, con la sua tavola gourmet e i suoi pregiatissimi vini, tutto dal nostro territorio”.Nel contempo Dopo la visita della Rocca – solo sette camere in stile medievale e perfino una ’microspa medievale’ per solo due persone – si va a tavola alla Locanda della Rocca, dove la carta è firmata da Ugo Alciati, chef 1 stella Michelin di Guido ristorante, affidata nella quotidianità all’executive chef Fabio Sgrò. Frutto di studi e indagini che risalgono fino al Medioevo, la proposta singolare della Locanda si gioca creativamente tra il passato e la contemporaneità, e sulla scelta di materia prima locale, stagionale ed etica, in continuità con il territorio e in sintonia con il panorama naturale.
Dunque in tavola a Natale con Fiavet Piemonte solo specialità del Monferrato: dall’antipasto con la Robiola di Cocconato, cosparsa di granella di nocciole di Marentino al Salame cotto del Monferrato ai grissini di Andezeno, tutto sarà abbinato con sapienza ai migliori vini della ‘terra dei Santi’ (qui sono nati San Giovanni Bosco, San Domenico Savio, i Cafasso). Portata dopo portata sfileranno. Freisa D’Asti e Malvasia, entrambi vinificati in spumante, Barbera d’Asti per il primo e Nebbiolo del basso Monferrato che qui si chiama Albugnano doc, infine la Malvasia di Castelnuovo Don Bosco, celebre vino rosso ‘da signore’, mosso e dolce, abbinato alla torta di nocciole con zabaione.