Immagine di sfondo della pagina Giappone: viaggio nell'estetica del vuoto
23 dicembre 2024

l peso del vuoto nell'estetica giapponese è evidente in particolar modo nei giardini Zen, nella fattispecie in quelli definiti karesansui ("giardini secchi"). Uno degli esempi più celebri è certamente il Ryoanji di Kyoto, realizzato nel XVI secolo e concepito come una sorta di oggetto da meditazione che permette a chi lo osserva di testare la propria capacità di realizzare il vuoto con la propria mente. Particolarità di questo giardino sono le sue quindici pietre che, adagiate su un rettangolo di ghiaia di circa 250 metri quadrati, non sono visibili nella loro totalità da nessuna angolazione.

Incarnazione più contemporanea del concetto di vuoto applicato all’arte dei giardini è il Museo d’arte Adachi, i cui giardini sono stati pensati per essere ammirati dall’interno dell’edificio, come fossero dipinti viventi che mutano seguendo l’avvicendarsi delle stagioni. Il giardino più rappresentativo è quello di ghiaia bianca e pini, un paesaggio immacolato impreziosito da una cascata. Sono inoltre presenti un giardino di muschio, un giardino con stagno e un giardino karesansui.

Cerca