Immagine di sfondo della pagina Il Senegal rilancia sul turismo
02 marzo 2023

Alla BIT di Milano, il Senegal si è presentato al mercato italiano per costruire un futuro dove la volontà è di attrarre più turisti italiani rispetto a quanti negli ultim due decenni si recano nel paese africano. Negli anni 80 e 90 era una destinazione, che specie nel periodo invernale era fortemente frequentata dai turisti italiani che viaggiavano a bordo di voli di linea e pure charter verso le spiagge di Saly, Cap Skirring e anche i safari nell'interno del paese.Oggi il traffico da e per l'Italia è praticamente composto da VFR , cioè cittadini senegalesi che fanno la spola tra l’Italia e il Senegal, pochissimo è quello corporate/business e leisure.Destination Senegal/Agence Senegalese de Promotion Touristique ha in corso contatti in particolare nella parte trade con gli operatori turistici al fine di mettere in atto tutte le azioni necessarie nel corto/medio termine che permettano un inversione di tendenza e lo sviluppo del mercato italiano. La speranza è quella di incrementare i volumi sia sul segmento balneare, che quello naturalistico e culturale. Per quanto concerne la situazione attuale e le azioni per sviluppare  e migliorare la penetrazione del Senegal ne abbiamo parlato con Papa Mahawa Diouf - General Manager di Destination Senegal.

Dott. Diouf, cosa ci dice sul 2022 del Senegal dopo i problemi generali della pandemia e altro?

Il Senegal come destinazione turistica sta meglio e il rilancio della destinazione dopo la pandemia e’ sulla buona strada. Noi stiamo dando una nuova immagine ai nostri prodotti turistici. Ma la nostra nuova filosofia e’ quella di dare un immagine nuova al nostro prodotto. Fino ad ora eravamo conosciuti come una destinazione solamente balneare. 

E ora come volete mutare? 

Ora vogliamo darci un immagine diversa , con un approccio diverso, con diversi prodotti al mercato e non solo quello del mare. Ora vogliamo proporre il deserto di Lampoul, il mare ma non solo quello di Saly o Cap Skirring. Vogliamo proporre il mare a nord di Saly , oltre Dakar fino a Maka Toube ai confini con la Mauritania. Oltre ai deserti c’è’ tutto l’ecoturismo nella parte orientale verso Tambacounda. Noi abbiamo parchi nazionali con tanta natura da scoprire, fare bird watching e altro ancora. 

Un esempio?

Abbiamo non solo un esempio, ma tanti. Il Senegal e’ molto vario , abbiamo quattro grandi fiumi. Tra i parchi naturali direi quello di Djoudi e’ la terza riserva ornitologica al mondo. Poi il Parco Nazionale del Niokolo Koba, e’ il più grande dell’Africa Occidentale. Oppure il Delta del Saloum, riserva biosfera Unesco. Ci sono deserti di dune di sabbia, oppure il meraviglioso Lago Rosa. 

Cosa offre la Capitale?

La capitale Dakar offre molte opportunità da scoprire come arte e cultura. Ci sono molti festival come la biennale di Dakar. Ci sono anche molti eventi che ciclicamente si tengono a Dakar. C’è’ la Dakar Arena e il centro conferenze.

E’ l’isola di Gore’ a Dakar?

Certo è uno dei nostri poli di attrazione circa la nostra storia connessa al fenomeno della schiavitu’ del passato e la partenza di molti africani verso oltreoceano nei secoli passato. 

Lei ha menzionato tutte le opportunità turistiche del suo paese dal mare, turismo naturalistico, savana e foreste al sud. Quanti sono i turisti che hanno visitato il Senegal nel corso del 2022?

I turisti che hanno trascorso vacanze in Senegal  nel 2022 sono stati in termini di numeri molto di più’ dell’ante Covid-19. Nel 2019 furono un milione e mezzo. Tenga conto che nel mese di dicembre dello scorso anno, nonostante un 2022 ancora di problemi, quel numero registrato nel 2019 lo abbiamo superato. Io stimo che siano stati 1,7 milioni i turisti che ci hanno scelto come destinazione delle loro vacanze.

Qual e’ la vostra stima per quest’anno, il 2023?

Prima della pandemia nelle nostre pianificazioni, il 2023 doveva registrare 3 milioni di turisti. A questo punto stiamo valutando quali saranno i gradini della crescita per quest’anno. Certamente supererà il valore di 1,7 milioni registrato nell’anno appena trascorso.

Quali sono i mercati esteri che vanno per la maggiore come punto di origine dei turisti che visitano il Senegal?

Sicuramente in maniera assoluta dall’Europa il mercato più forte e’ quello francese a seguire Belgio e Italia, con 58.000 presenze prima della pandemia.

Alla luce di questi risultati, quali saranno le strategie per attrarre nuovi turisti e quali mercati vi interessano?

Si, noi abbiamo una strategia. Globalmente lo faremo diversamente a seconda dei mercati. Ci interessa il Nord America, l’Europa, il Nord Africa , l’Africa Centrale e anche il Senegal. Noi abbiamo una strategia definita per attrarre potenziali turisti da queste aree.

Ci dica quali azioni metterete in atto per l’Europa e l’Italia?

Nella nostra forte azione di attrazione verso l’Europa, l’Italia vogliamo che ritorni a essere un mercato fondamentale e forte negli arrivi. Noi vogliamo che l’Italia ritorni a scegliere il Senegal come lo faceva negli anni ‘80 e ‘90 del secolo scorso. Vogliamo che gli italiani ritornino sempre di più in Senegal per le loro vacanze.

Marco Finelli

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