
Pasqua secondo Federalberghi
“Sarà una Pasqua turisticamente in linea con l’anno scorso quella che ci apprestiamo a vivere, per quanto riguarda il numero di connazionali che si muoveranno, mentre i segnali principali che emergono sono relativi al maggior numero di italiani che sceglierà il Bel Paese per trascorrere un po’ di giorni di relax ed il giro d’affari che crescerà addirittura del 20% rispetto al 2005”. È quanto afferma il Presidente della Federalberghi-Confturismo, Bernabò Bocca, alla lettura dei risultati di una indagine previsionale realizzata dalla Federalberghi con il supporto tecnico dell’Istituto Dinamiche intervistando dal 3 al 7 aprile, con il sistema C.A.T.I. (interviste telefoniche), 3.974 italiani rappresentativi di oltre 47 milioni di connazionali maggiorenni. “L’incremento del giro d’affari, -osserva Bocca- rappresenta un ottimo segnale per il prosieguo dell’annata turistica 2006, a dimostrazione di una progressiva ripresa del settore. “Un segnale chiaro ed inequivoco -aggiunge il Presidente degli albergatori italiani- di una volontà del Paese di uscire da una situazione di stallo economico, per avviarsi ad un recupero della posizione di leadership nel settore che negli ultimi anni ci è sfuggita dalle mani. “Cosa occorre dunque per dare ulteriore slancio al settore turistico italiano? -si chiede Bocca- Occorrono iniziative per entrambe le categorie economiche dell’offerta e della domanda.L’offerta italiana ha bisogno di diventare più competitiva e la domanda di trovare più attrazioni e vantaggi.” Secondo l’indagine saranno 7,15 milioni gli italiani maggiorenni in vacanza per Pasqua, pari al 15,1% della popolazione maggiorenne (rispetto ai 7,5 milioni del 2005).Tra tutti costoro, l’87% resterà in Italia (rispetto all’83% del 2005), pari a 6,2 milioni di persone, mentre il 12% andrà all’estero (rispetto al 17% del 2005), pari ad 860 mila persone (rispetto a 1,2 milioni del 2005). Per chi resterà in Italia sarà il mare la scelta privilegiata (44% delle preferenze, rispetto al 39% del 2005), seguita dalla montagna al 24% (rispetto al 31% del 2005). Caleranno le località d’arte maggiori e minori (8% rispetto all’11% del 2005), mentre cresceranno i laghi (4% rispetto al 2,4% del 2005) e le terme (1,6% rispetto all’1% del 2005). Per chi invece preferirà l’estero addirittura il 59% (rispetto al 43% del 2005) andrà in località di mare preferendo soprattutto le aree del dollaro, valuta che continua ad attirare flussi di turisti a causa del suo deprezzamento. Le grandi capitali europee attireranno il 27% della domanda (rispetto al 37% del 2005).