Rimini, al via TTG Travel Experience 2022
Al via a Rimini l'edizione 2022 di TTG Travel Experience. Tante le novità per una kermesse che mette i business al centro del progetto. Ci racconta tutto Gloria Armiri, Group Exhibition Manager della divisione Tourism & Hospitality di Italian Exhibition Group.
TTG è un punto di riferimento per il settore: quali saranno i punti di forza dell’edizione 2022?
«Una grande presenza dell’offerta turistica italiana, il raddoppio delle destinazioni estere presenti in fiera a Rimini, un palinsesto di eventi unico che quest’anno vuole liberare i professionisti dai vincoli di prodotto e di immagine con cui l’industry ha lavorato sino a ieri. Il mondo è cambiato, il turismo è “Unbound”, cioè senza vincoli. Per visualizzare il tema portante di TTG Travel Experience, salone di Italian Exhibition Group in calendario a Rimini dal 12 al 14 ottobre 2022, quest’anno abbiamo scelto una sfera pulsante, allo stesso tempo leggera, quasi eterea, ma anche solida e riflettente. UNBOUND esprime l’esigenza di leggerezza e il desiderio di sperimentare l’inesplorato che accomunano i viaggiatori del nostro tempo. Vogliamo stimolare la curiosità e innescare il coraggio di i creare prodotti e servizi in grado di adattarsi ai nuovi profili di viaggiatori in evoluzione. TTG si conferma inoltre è la grande e attesa occasione in cui vengono presentate le nuove strategie commerciali e le novità di prodotto di tour operator, compagnie aeree e di crociera, fornitori di servizi e tecnologie”.
Unbound e digitalizzazione: in che modo le due tematiche verranno affrontate?
«”Unbound” è una fotografia realistica dello stato dell’arte delle aspettative del turista nel 2022. Ci si vuole liberare dei vincoli di luogo e di tempo, cioè di calendario, per vivere l’esperienza del viaggio. Ad esempio c’è il fenomeno del “South working” in Italia che sta spingendo i piccoli tour operator a proporre strutture che in inverno sarebbero rimaste chiuse. Una volta la si chiamava destagionalizzazione, ma c’è voluto un mutamento di sensibilità sul versante customer perché il mercato iniziasse a rispondere. A questo si aggiunge il digitale, o meglio il Turismo 4.0 che permette, tra le altre cose, al mercato di raggiungere in maniera più capillare e precisa le esigenze del turista. Anche quest’anno avremo la presentazione del nuovo rapporto dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano, nostro ospite da anni. Infine, vedremo come Metaverso e NFT stiano cambiando anche il mercato dei viaggi».
TTG è un appuntamento importante per il turismo internazionale, quali sono le novità sul fronte espositori?
«Le destinazioni estere sono una cinquantina, di fatto raddoppiate rispetto all’edizione del 2021. L’offerta spazierà tra Paesi, regioni e città di Americhe, Medio ed Estremo Oriente, la sponda mediterranea dell’Africa, arcipelaghi ed Europa. Ogni anno viene scelto un Paese estero come Partner Country e nel 2022 è la volta della Giordania che porta a TTG la sua nuova identità turistica riassunta nell’immagine del “Regno del tempo” e si conferma come una delle mete più amate dai viaggiatori italiani, secondi solo ai francesi da quando la Giordania ha riaperto le frontiere al turismo nel post pandemia».
Quanto spazio sarà dedicato all’Italia e qual è stata la risposta delle Regioni?
«La risposta è stata ottima, al punto che è confermata la presenza di tutte le Regioni italiane distribuite su cinque padiglioni. È importante notare che le Regioni saranno presenti in fiera con i rispettivi operatori turistici, a dimostrazione che TTG è il punto di riferimento per fare business meeting e per i buyer esteri che acquistano il prodotto turistico Italia. Una centralità sul mercato che è frutto dei risultati che le Regioni mettono a segno a TTG e anche del lavoro fatto con ENIT per la promozione del prodotto turistico Italia all’estero».
Think Future, come è strutturato il programma degli eventi?
«TTG, SIA e SUN offrono ai professionisti un programma di oltre 200 in tre giorni, coinvolgendo più di 250 speaker di alto profilo. Il palinsesto “Think Future” per TTG è suddiviso tra Main Arena, Italy Arena, Global Village Arena e BeActive Arena. Tra le parole chiave, troviamo sostenibilità, natura, cicloturismo, cibo, rebranding, gestione e redditività, temi, questi ultimi, quanto mai caldi nella tempesta perfetta dell’inflazione, della difficoltà delle compagnie aeree lowcost e delle rotte long haul, e della bolletta energetica delle strutture ricettive. TTG non è solo una fotografia dei temi più macroscopici dell’industry. Noi vogliamo ispirare gli operatori verso altri segmenti di mercato. Penso per esempio ai viaggi in solitaria per le donne, fino ad arrivare ai temi di frontiera. Con “Book & Go” ad esempio vogliamo ispirare gli operatori professionali del turismo con storie che non sono racconti di viaggio quanto narrazioni che si possono usare per creare nuove offerte di viaggio. L’inclusività è una di queste».
Quanto sarà centrale il business e perché un agente di viaggio dovrebbe venire in fiera?
«TTG è un marketplace completo. Italia, mondo e intermediari, dal tour operator all’agente possono qui progettare i nuovi viaggi di domani. E anche sotto questo aspetto, il business matching è sempre completato dalla formazione e dall’ispirazione. Per esempio, in uno degli appuntamenti del calendario degli eventi, affronteremo il tema del travel blogger come figura centrale proprio per riportare il viaggiatore in agenzia. Ecco, questo è un esempio di che cosa voglia dire abbattere i confini ed essere “unbound”. Nel contesto di oggi, figure come i blogger che fino a ieri potevano essere viste come ispiratrici del fai da te, in realtà mettono la loro esperienza a fattor comune con un tassello fondamentale dell’industry».
Conferenze, convegni e seminari: quali saranno gli appuntamenti da non perdere?
«Quest’anno, avremo ospite Simonetta Di Pippo, Direttore dello Space Economy Evolution Lab dell’Università Bocconi. Con la dottoressa Di Pippo, che è stata Direttore del Volo Umano all’Agenzia Spaziale Europea, parleremo di space economy e viaggi spaziali. Grazie alle sue competenze straordinarie avremo un quadro realistico dello stato dell’arte dei viaggi spaziali, che oggi sono riservati a quei pochissimi che possono salire sulle navette di Bezos o di Branson. L’Italia vanta un know-how scientifico e tecnologico di primo livello nella space economy. Questa non è più solo materia per un film di fantascienza, ma un treno che se perso ora, sarà perso per decenni. E poi, naturalmente, la Vision TTG 2023».