Trentino: Al Buffaure si scia tra opere di land art
Da sabato 3 dicembre riaprono anche gli impianti del Buffaure, nel cuore della Val di Fassa. Qui si scia tra le più belle cime dolomitiche: dal Sassolungo al Sassopiatto, dal Catinaccio al Gruppo del Sella, fino a sua maestà la Marmolada.
Una ski area che permette di godere di bellezze naturali, ma anche artistiche. Negli ultimi due anni, infatti, sono numerose le opere di land art realizzate lungo i percorsi, che rendono l’esperienza in quota magica. Dopo la bregostana gigante – omaggio alle streghe delle leggende ladine – e le sedute panoramiche (maxi sdraio, panca con ali di farfalla e panca con ali di libellula), sono stati creati un branco di cinque lupi, ognuno alto due metri e lungo sei, e una maestosa aquila in tavole di larice con un’apertura alare di 12 metri.
Le creazioni, ad opera dell’artista Franz Avancini, sono state realizzate lungo le piste dell’area, da cui si può accedere anche al rinomato circuito del Sellaronda. Sul Buffaure ci sono proposte per tutti i gradi di difficoltà. Oltre alle piste rosse, tra cui la Panorama – dotata nel tratto finale di un divertente “fun slope” con i dossi e da una simpatica “pianola” sulla neve da suonare con gli sci ai piedi – sul Buffaure si trova infatti anche la rinomata “Vulcano”, una nera con picchi di pendenza del 38%, che attrae anche da lontano numerosi appassionati in cerca di un momento di pura adrenalina.
Per i meno esperti all’arrivo della telecabina da Pozza di Fassa c’è il campo scuola, dove tre tapis roulant permettono di prendere confidenza con sci e snowboard, tra tunnel, birilli e le immancabili sagome dei personaggi del Salvan.
Da qui prende il via anche la pista azzurra intitolata al Salvan, il personaggio leggendario che abita questi boschi. Servita dall’impianto “Buffaure di sotto”, la pista ha una lunghezza di 1.650 metri di lunghezza e offre l’opportunità anche ai più piccoli e ai meno esperti, di potersi misurare in una delle aree più panoramiche della Val di Fassa, grazie ad una vista che spazia a 360 gradi sulle principali vette dolomitiche.
Il parcheggio alla stazione a valle della telecabina è gratuito ed è disponibile il servizio di deposito riscaldato a fianco alla partenza degli impianti dove lasciar asciugare attrezzatura ed abbigliamento al termine della giornata sulla neve, per un comfort massimo.
Senza dimenticare i rifugi aperti in quota, che garantiscono piacevoli pause enogastronomiche o di relax, per godersi al meglio il panorama: Al Zedron, La Bolp, Rifugio Buffaure e Baita Cuz, con le sue splendide stanze e le nuove suite panoramiche direttamente sulle piste. Scendendo con gli sci a Pozza, sono inoltre meritevoli di una sosta culinaria anche la Malga Crocifisso, il Ristorante Soldanella e il Dolomiten Geyser, perfetto quest’ultimo anche come après ski.
L’apertura degli impianti proseguirà fino a Pasqua 2023.