AlUla ospita per la prima volta i capolavori del Museo Archeologico Nazionale di Napoli
La Royal Commission for AlUla (RCU) ha siglato un'importante partnership con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN), che per la prima volta esporrà in Arabia Saudita una selezione di antichi capolavori della propria collezione
Questa collaborazione si inserisce nel progetto di AlUla per valorizzare il patrimonio culturale e storico, rafforzando legami con istituzioni di prestigio internazionale.
Il MANN, fondato nel 1777, entra così nel network globale di partner culturali di RCU, affiancandosi a istituzioni di Regno Unito, Francia, Cina e Italia. Celebre per custodire alcune delle opere più preziose d’Europa, tra cui statue greche e romane, affreschi e bronzi, il museo italiano contribuisce con questa collaborazione a promuovere e celebrare i 200.000 anni di storia umana condivisa di AlUla.
L’accordo porterà ad AlUla la mostra Masterpieces of the National Archaeological Museum of Naples, che esporrà 15 capolavori provenienti da Pompei, Ercolano e Roma. Tra i pezzi di maggior rilievo, i marmi della collezione napoletana e il famoso elefante di terracotta, che saranno esposti per la prima volta fuori dall’Italia, mentre il Mosaico Nilotico sarà in mostra per la seconda volta all'estero, dopo una prima esposizione in Giappone. La collezione sarà uno degli eventi di punta dell’Ancient Kingdoms Festival 2024, esposta presso il Maraya, il più grande edificio a specchi al mondo, dal 7 novembre al 14 dicembre.
Il Dr. Abdulrahman AlSuhaibani, VP of Culture di RCU, ha sottolineato l'importanza della mostra per valorizzare le connessioni culturali tra Arabia Saudita e Italia: “Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ospita capolavori che raccontano storie interconnesse del mondo antico. Di particolare interesse sono i manufatti nabatei, che testimoniano l’espansione della civiltà dall’Arabia nordoccidentale all’Europa meridionale”.
La mostra si inserisce all'interno di un ampio programma di attività del festival, che offrirà esperienze immersive per esplorare il passato di AlUla e il suo ruolo lungo la Via dell’Incenso. L’evento, che attira un pubblico ampio, include attività per famiglie e scuole, tra cui una settimana educativa dedicata agli studenti locali.
Questa partnership si fonda sull’accordo intergovernativo firmato nel maggio 2023 tra Arabia Saudita e Italia, che punta a favorire la diplomazia culturale attraverso la conservazione del patrimonio e lo scambio di conoscenze. In questo contesto, alcuni narratori arabi di AlUla (i “Rawi”) hanno visitato Napoli per approfondire le collezioni del MANN e ammirare, tra gli altri reperti, un prezioso altare nabateo recuperato dall’antico porto commerciale di Pozzuoli.
Silvia Barbone, Vice President of Strategic Partnerships di RCU, ha dichiarato: “Questa collaborazione con il MANN è essenziale per aprire nuovi mercati e ampliare le opportunità di cooperazione culturale. Il MANN è stato scelto per la qualità delle sue collezioni e per la sua capacità di mettere la comunità al centro della gestione museale”.
Il Professor Massimo Osanna, Direttore Generale Musei del Ministero dei Beni Culturali, ha espresso soddisfazione per la partnership: “Siamo onorati di collaborare con la RCU in questa iniziativa. Questa partnership non solo rafforza i legami culturali tra l’Italia e l’Arabia Saudita, ma rappresenta anche un’opportunità unica per condividere competenze nel campo del patrimonio culturale, promuovendo un dialogo interculturale arricchente per entrambe le nazioni”.
Oltre alla mostra, la partnership tra RCU e MANN prevede progetti di conservazione, interpretazione e ricerca sui beni culturali di AlUla, oltre a opportunità di scambio di conoscenze e formazione per il personale di entrambe le istituzioni.