Nasce in Italia CarTES, la Carta per il turista enogastronomico sostenibile
Presentata a TTG Travel Experience, CarTES il primo documento che propone una vacanza nazionale green destinata a sostenere le comunità dei territori
Un progetto inedito a livello globale e di primaria importanza per i temi del turismo sostenibile, frutto della collaborazione di otto organizzazioni nazionali e internazionali. Si tratta di CarTES, Carta per il Turista Enogastronomico Sostenibile.Questo documento è destinato a diventare un progetto pilota per l’applicazione su larga scala a livello europeo.Le organizzazioni che hanno aderito al progetto e realizzato la Carta per il Turista Enogastronomico Sostenibile sono: Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, Associazione Nazionale Città del Vino, Associazione Nazionale Città dell’Olio, Federazione Italiana delle Strade del Vino, dell’Olioedei Sapori, Terranostra-Coldiretti, Iter Vitis, Unpli–Unione delle pro loco italiane,Associazione Consulta Nazionale dei Distretti del Cibo, oltre ai partner tecnici PG&WeActa -Sensi Contemporanei.Le piattaformeDivinea, Foodye Winedering comunicheranno la Carta a chi prenota le esperienze tramite le loro app.
Tutti i soggetti coinvolti hanno operato a titolo gratuito, sposando la causa e il valore dell’iniziativa.Iter Vitis porterà il progetto a livello internazionale. CarTES sarà infatti diffusa nei 24 Paesi aderenti all’Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa,e tradotta nelle lingue locali per garantirne la massima accessibilità. Verrà presentata a tutta la rete il 18 ottobre in Moldova, in occasione dell’assemblea del XV anniversario. Aree pilota saranno la Grecia, l’Erzegovina e la Moldova. Verrà avviata una stretta collaborazione con altri Itinerari Culturali del Consiglio d'Europa per ampliare ulteriormente la portata del progetto. La “Carta per il Turista Enogastronomico Sostenibile” è un vademecum per fare esperienza in modo sostenibiledell’enogastronomia di un territorio, nel rispetto dell’ambiente, della cultura e della comunità locale. È un passaggio necessario perché, in media, l’impatto dei turisti sull’ambiente è stimato essere tre volte superiore a quello generato dai residenti, forbice che tende ad allargarsi soprattutto nelle destinazioni dei Paesi emergenti. "E l’esigenza diventa ancora più urgente in tema di turismo enogastronomico, dove la sostenibilità è un driver sempre più importante nella scelta delle esperienze capaci di generare attenzione e stimolare la partecipazione”, afferma Roberta Garibaldi, presidente di Aite. Aggiunge inoltre: “Secondo i dati del nostro Rapporto sul Turismo Enogastronomico, il 50% degli intervistati vorrebbe trovare proposte green. Anche comportamenti aziendali ed iniziative ad impronta sociale sono tenuti in considerazione, sfatando in parte l’opinione diffusa che la sostenibilità riguardi solo l’ambiente”.