
Enac, il Cisa dà il via alla sperimentazione dei body scanner
Il CISA, Comitato Interministeriale per la Sicurezza del Trasporto Aereo e degli Aeroporti, dopo una riunione in sede Enac , sotto la presidenza di Vito Riggio in qualità sia di Presidente dell’ENAC che del CISA, ha deliberato l’avvio della sperimentazione con due tipologie di body scanner, quello a onde millimetriche e quello con tecnologia di ‘tipo passivo’, a raggi infrarossi. La prima fase della sperimentazione inizierà utilizzando 2 apparecchi del primo tipo, quello a onde millimetriche che l’ENAC avrà a disposizione già a partire da metà febbraio. Seguirà, in tempi da definire, anche la sperimentazione con apparecchiature definite di ‘tipo passivo’, a raggi infrarossi, basate sulla rilevazione del calore corporeo. L’ENAC sta, infatti, richiedendo ad alcune ditte produttrici di mettere a disposizione tali apparecchiature per effettuare i test. Prima di giungere alla scelta delle tipologie di body scanner, il Comitato ristretto ha condotto una serie di verifiche sugli apparati attualmente a disposizione sul mercato. L’analisi ha riguardato anche la valutazione delle apparecchiature in termini di sicurezza, di privacy, di tutela della salute del passeggero e di compatibilità con le operatività aeroportuali. In merito alla privacy, ad esempio, sono state prese in considerazione varie azioni di garanzia che prevedono, tra l’altro, l’oscuramento del volto del passeggero che attraversa il body scanner, una postazione remota per l’operatore che visiona le immagini e che quindi non entra in nessun modo in contatto con il passeggero, e l’immediata cancellazione di ogni immagine subito dopo il controllo. Terminata la fase di sperimentazione il CISA valuterà quale tra queste due tipologie scegliere. A quel punto l’ENAC potrà procedere con l’acquistare di un certo numero di body scanner utilizzando 2 milioni di euro derivati da un proprio avanzo di amministrazione. Al momento, per le esigenze di copertura dei tre aeroporti che hanno stabilmente voli verso gli Stati Uniti (Roma, Milano e Venezia), si prevede servano 15 macchine body scanner.