Immagine di sfondo della pagina Assemblea Confcommercio : la prima volta di Sangalli
07 luglio 2006

Archiviata la pagina difficile e dolorosa della Federazione , il presidente Sangalli invita a tutti a partecipare con responsabilità al cambiamento del paese. Un parterre politico di tutto rispetto- tra maggioranza e opposizione- ha atteso la prima uscita di Carlo Sangalli nel suo ruolo di presidente Confcommercio all'assemblea nazionale 2006, una occasione di confronto sullo sviluppo del nostro paese , ancor più significativo in un momento di cambio di legislatura e dopo aver archiviato “la pagina dolorosa” della vita della federazione. Grande l'attenzione al settore turismo definito “ una grande risorsa per il paese , forse la sua più grande “. Un motivo in più per richiamare, come ha sostenuto Sangalli, tutti i protagonisti del turismo italiano_ ministero, regioni, Agenzia, Enti locali ,lavoratori e imprese- a condividere “ una strategia di costante qualificazione della nostra offerta turistica, pienamente consapevoli della sua complessità : costi dall'efficienza e costo dei trasporti e servizi alberghieri, sicurezza e fruibilità del patrimonio ambientale e culturale, tutela e promozione della tipicità dei sapori, professionalità e formazione”. “ Innovazione e marketing territoriale- ha detto ancora Sangalli sono le gambe di una politica per il commercio e per il turismo che si proponga di accrescerne la produttività. Noi dobbiamo puntare alla leadership italiana del “ capitalismo culturale”. Ovvero essere capaci di far fruttare il patrimonio dell'identità italiana, patrimonio non delocalizzabile e dunque straordinariamente resistente alla competizione di paesi che sanno mettere in campo- dalla Cina all'India- tecnologie avanzate, risorse umane qualificate e costi bassi, bassissimi”. Sangalli ha inoltre indicato come “ laboratori di questo capitalismo le nostre città che meritano di subire processi di riqualificazione che se, accompagnati dall'attenzione alle relazioni tra cultura , commercio, turismo e servizi, agiscono come veri e proprio catalizzatori del decollo e del terziario avanzato”. “E in riferimento la sud - ha detto ancora Sangalli- anche qui vanno considerate e attuate le sue chances competitive che sono quelle del turismo, del sistema portuale, e del capitalismo culturale e anche del terziario avanzato”.

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