Bluvacanze annuncia i trend del 2025 con YouGov
È tempo di fare il punto sulle vacanze appena trascorse e di guardare alle future tendenze di viaggio degli italiani, con un focus sul digitale
Sempre più alto spendente e propenso all’advance booking, con un anticipo di circa 3 mesi: questo il riassunto dell’identikit del viaggiatore che sceglie l’agenzia di viaggio, pur conciliando lo store fisico con un’esperienza digitale a 360 gradi.
Profilare il possibile cliente è fondamentale per il settore; Bluvacanze delinea infatti i progetti degli italiani per le vacanze 2025 con YouGov, istituto di ricerca inglese, presente in oltre 60 paesi, tra cui in Italia da 8 anni con 90 dipendenti nella sede di Milano. Il panel con 27 milioni di rispondenti è tra i più estesi e capillari del mondo. Per Bluvacanze si è posto l’obiettivo di raccogliere l'intenzione degli italiani in merito alle prossime vacanze (mete, processo d'acquisto, motivazioni), con un campione di 1026 persone rappresentative della popolazione italiana maggiorenne. Il sondaggio è stato effettuato online, con interviste condotte in Italia dal 19 al 23 febbraio 2024, su un panel proprietario di YouGov e i dati sono stati arricchiti con dati presenti all'interno del data base YouGov Profiles.
Le mete che gli italiani hanno in mente di visitare come prossima vacanza nel 2025 sono principalmente l'Europa (38% in Europa centro meridionale ad esclusione dell’Italia, 5% in nord Europa e 3% in est Europa) e l'Italia 32%). In particolare, gli abitanti della Lombardia significativamente più di quelli di altre regioni, sono intenzionati a visitare la Spagna (13% vs 10% del totale degli italiani). Tutte percentuali marginali quelle che scelgono il resto del mondo (8% Africa, 7% Asia, 6% centro e sud America, 5% nord America, 1% Australia). “Il digitale è ormai parte integrante del processo di acquisto – aggiunge Stefano Russo, sales director di YouGov Italia - Il 73% degli italiani cerca infatti sui siti online le informazioni per prenotare le vacanze, con in particolare un 82% del totale che ha tra i 45 e i 54 anni, mentre circa 4 su 10 si affidano al passaparola di amici e conoscenti (38%) o alla app di viaggio (36%). I più giovani tra i 25 e i 34 anni fanno invece più riferimento (42% su un totale del 24%) ai social network attraverso le pagine o i contenuti che compaiono nel feed o nella home e ai contenuti di influencer e content creator (22% su un totale dell’8%)”. Il canale social più utilizzato per cercare le informazioni sui viaggi è Instagram, scelto dal 19% degli italiani, seguono Facebook (18%) e YouTube (13%). TikTok si fa largo, soprattutto tra i più giovani (25-34 anni), e viene consultato dal 22% di loro vs l’8% degli italiani in generale. Pinterest, LinkedIn e X restano marginali con un 3%, mentre Twitch viene consultato solo dall’1% degli italiani. Libri o riviste di viaggi superano però ancora i trend dell’influenza digitale per un 18% della popolazione.
Dati differenti per quanto riguarda la fase della prenotazione: i canali più utilizzati per prenotare una vacanza sono i siti di comparazione di prezzi online (ad es. booking.com, trivago, momondo, skyscanner ecc), scelti dal 60%), seguiti dai siti ufficiali di hotel e compagnie aree (47%). “Poco più di 2 italiani su 10 (22%, 11m) utilizzano le agenzie di viaggio – continua Stefano Russo - Le motivazioni principali di quest’ultima scelta sono legate al voler trovare la soluzione migliore (47%), ma anche la comodità del servizio (43%) e i consigli (42%) che possono ricevere da chi ha esperienza nel settore (39%)”. Indispensabile per il 28% degli intervistati rivolgersi ad un’agenzia di viaggio per le vacanze in alcune destinazioni specifiche (ad es. lontane o esotiche), mentre per il 16% è ormai un’abitudine consolidata. Solo il 14% degli italiani ammette di non essere in grado di organizzare la vacanza da solo, mentre il 13% confessa di non avere tempo/voglia di farlo.
Sono poco più di 2 italiani su 10 (22% e 11m) quelli che utilizzano le agenzie di viaggio per prenotare le vacanze, specialmente gli early bookers, che le pianificano con più di 3 mesi di anticipo (29%), che hanno 45-54 anni (24%), che negli ultimi 12 mesi hanno fatto 1 sola vacanza all’estero (26%), che sono alla ricerca di esperienze da poter esibire sui propri social media (20%), che acquistano da aziende ambientaliste responsabili dal punto di vista sociale/ecologico (44%), che quando vanno in vacanza vogliono solo mangiare, bere e stendersi al sole (49%).
Sono circa 12m (24%) i late bookers italiani che tendono a prenotare le vacanze con meno di 1 mese di anticipo: sono tendenzialmente i più adulti (il 30% ha più di 55 anni), sposati (26%) e che negli ultimi 12 mesi non hanno fatto viaggi di piacere all’estero (28%); di questi il 29% ha in mente un viaggio in Italia prossimamente. Circa 11m (22%) sono invece gli early bookers italiani che tendono a prenotare con più di 3 mesi di anticipo: questi sono per lo più giovani adulti tra i 25 e i 44 anni (29%), conviventi non sposati (29%) o impegnati in una relazione stabile (29%), lavoratori a tempo pieno. La maggior parte (44%) comunque prenota tra 1 e 3 mesi prima della vacanza.
I viaggi degli italiani sono in programma per 3 Italiani su 10 per il periodo prossimo tra Natale e Capodanno, per un 20% nei primi mesi del 2025, per un 15% a Pasqua e per un 17% durante il ponte del 25 aprile.
Bluvacanze si ritrova in parte in questa indagine di YouGov: “In particolare l’upgrade della scelta di un‘agenzia di viaggio è data dal servizio erogato in termini di consulenza; è lì infatti che si finalizza una ricerca iniziata online – ammette Marco Orlandi, chief digital experience officer del Gruppo Bluvacanze – per di più ci sceglie Bluvacanze è in maggioranza un turista che viaggia in coppia e che tende a spendere di più per servizi di carattere ancillare”.
Il digitale è una grande opportunità per profilare il cliente; conscio di questo il Gruppo Bluvacanze ha iniziato il percorso di digitalizzazione dell’azienda l’anno scorso: “L’infrastruttura digitale che stiamo implementando ci insegna a profilare meglio il cliente e a conoscere comportamenti peculiari: il consumatore che proviene dai touchpoint digitali stabilisce una relazione con l’agenzia sul territorio ad alta frequenza – continua Marco Orlandi - E oltre ad essere un viaggiatore con un valore medio di pratica più elevato, richiede valore aggiunto: consulenza, assistenza h24, fidelizzazione, ingaggio con promozioni commerciali mirate. Fattori questi che ci spingono a perfezionare il percorso di digitalizzazione intrapreso allo scopo di intercettare nuovi target e giovani generazioni, facendole incontrare con la competenza dei professionisti nei punti vendita in tutta Italia. Anche i nostri canali social sono sempre più volti a un’interazione mirata alla profilazione. Facebook è rivolto alla risoluzione dei problemi, su Instagram proponiamo viaggi acquistabili in agenzia, e con TikTok eroghiamo contenuti grazie alla continua ricerca di creator in grado di vendere viaggi. Proprio su quest’ultimo social network, grazie ai nostri blue people, abbiamo scoperto modalità di acquisto e interazione con l’agenzia che non credevamo così efficace: i giovani si lasciano ispirare e scelgono l’agenzia per concludere la vendita tramite direct o telefonate, ma comunque gestendo tutta la pratica comodamente dalla propria app”.
Eleonora David