Immagine di sfondo della pagina Bluvacanze annuncia i trend del 2025 con YouGov
01 ottobre 2024

Sempre più alto spendente e propenso all’advance booking, con un anticipo di circa 3 mesi: questo il riassunto dell’identikit del viaggiatore che sceglie l’agenzia di viaggio, pur conciliando lo store fisico con un’esperienza digitale a 360 gradi.
Profilare il possibile cliente è fondamentale per il settore; Bluvacanze delinea infatti i progetti degli italiani per le vacanze 2025 con YouGov, istituto di ricerca inglese, presente in oltre 60 paesi, tra cui in Italia da 8 anni con 90 dipendenti nella sede di Milano. Il panel con 27 milioni di rispondenti è tra i più estesi e capillari del mondo. Per Bluvacanze si è posto l’obiettivo di raccogliere l'intenzione degli italiani in merito alle prossime vacanze (mete, processo d'acquisto, motivazioni), con un campione di 1026 persone rappresentative della popolazione italiana maggiorenne. Il sondaggio è stato effettuato online, con interviste condotte in Italia dal 19 al 23 febbraio 2024, su un panel proprietario di YouGov e i dati sono stati arricchiti con dati presenti all'interno del data base YouGov Profiles.

Presentazione Trend Vacanze degli italiani 2025_

Le mete che gli italiani hanno in mente di visitare come prossima vacanza nel 2025 sono principalmente l'Europa (38% in Europa centro meridionale ad esclusione dell’Italia, 5% in nord Europa e 3% in est Europa) e l'Italia 32%). In particolare, gli abitanti della Lombardia significativamente più di quelli di altre regioni, sono intenzionati a visitare la Spagna (13% vs 10% del totale degli italiani). Tutte percentuali marginali quelle che scelgono il resto del mondo (8% Africa, 7% Asia, 6% centro e sud America, 5% nord America, 1% Australia). “Il digitale è ormai parte integrante del processo di acquisto – aggiunge Stefano Russo, sales director di YouGov Italia - Il 73% degli italiani cerca infatti sui siti online le informazioni per prenotare le vacanze, con in particolare un 82% del totale che ha tra i 45 e i 54 anni, mentre circa 4 su 10 si affidano al passaparola di amici e conoscenti (38%) o alla app di viaggio (36%). I più giovani tra i 25 e i 34 anni fanno invece più riferimento (42% su un totale del 24%) ai social network attraverso le pagine o i contenuti che compaiono nel feed o nella home e ai contenuti di influencer e content creator (22% su un totale dell’8%)”. Il canale social più utilizzato per cercare le informazioni sui viaggi è Instagram, scelto dal 19% degli italiani, seguono Facebook (18%) e YouTube (13%). TikTok si fa largo, soprattutto tra i più giovani (25-34 anni), e viene consultato dal 22% di loro vs l’8% degli italiani in generale. Pinterest, LinkedIn e X restano marginali con un 3%, mentre Twitch viene consultato solo dall’1% degli italiani. Libri o riviste di viaggi superano però ancora i trend dell’influenza digitale per un 18% della popolazione.
Dati differenti per quanto riguarda la fase della prenotazione: i canali più utilizzati per prenotare una vacanza sono i siti di comparazione di prezzi online (ad es. booking.com, trivago, momondo, skyscanner ecc), scelti dal 60%), seguiti dai siti ufficiali di hotel e compagnie aree (47%). “Poco più di 2 italiani su 10 (22%, 11m) utilizzano le agenzie di viaggio – continua Stefano Russo - Le motivazioni principali di quest’ultima scelta sono legate al voler trovare la soluzione migliore (47%), ma anche la comodità del servizio (43%) e i consigli (42%) che possono ricevere da chi ha esperienza nel settore (39%)”. Indispensabile per il 28% degli intervistati rivolgersi ad un’agenzia di viaggio per le vacanze in alcune destinazioni specifiche (ad es. lontane o esotiche), mentre per il 16% è ormai un’abitudine consolidata. Solo il 14% degli italiani ammette di non essere in grado di organizzare la vacanza da solo, mentre il 13% confessa di non avere tempo/voglia di farlo.
Sono poco più di 2 italiani su 10 (22% e 11m) quelli che utilizzano le agenzie di viaggio per prenotare le vacanze, specialmente gli early bookers, che le pianificano con più di 3 mesi di anticipo (29%), che hanno 45-54 anni (24%), che negli ultimi 12 mesi hanno fatto 1 sola vacanza all’estero (26%), che sono alla ricerca di esperienze da poter esibire sui propri social media (20%), che acquistano da aziende ambientaliste responsabili dal punto di vista sociale/ecologico (44%), che quando vanno in vacanza vogliono solo mangiare, bere e stendersi al sole (49%).
Sono circa 12m (24%) i late bookers italiani che tendono a prenotare le vacanze con meno di 1 mese di anticipo: sono tendenzialmente i più adulti (il 30% ha più di 55 anni), sposati (26%) e che negli ultimi 12 mesi non hanno fatto viaggi di piacere all’estero (28%); di questi il 29% ha in mente un viaggio in Italia prossimamente. Circa 11m (22%) sono invece gli early bookers italiani che tendono a prenotare con più di 3 mesi di anticipo: questi sono per lo più giovani adulti tra i 25 e i 44 anni (29%), conviventi non sposati (29%) o impegnati in una relazione stabile (29%), lavoratori a tempo pieno. La maggior parte (44%) comunque prenota tra 1 e 3 mesi prima della vacanza.
I viaggi degli italiani sono in programma per 3 Italiani su 10 per il periodo prossimo tra Natale e Capodanno, per un 20% nei primi mesi del 2025, per un 15% a Pasqua e per un 17% durante il ponte del 25 aprile.

Marco Orlandi Chief Digital Consumer Experience Officer Gruppo Bluvacanze_cut reduced

Bluvacanze si ritrova in parte in questa indagine di YouGov: “In particolare l’upgrade della scelta di un‘agenzia di viaggio è data dal servizio erogato in termini di consulenza; è lì infatti che si finalizza una ricerca iniziata online – ammette Marco Orlandi, chief digital experience officer del Gruppo Bluvacanze – per di più ci sceglie Bluvacanze è in maggioranza un turista che viaggia in coppia e che tende a spendere di più per servizi di carattere ancillare”.
Il digitale è una grande opportunità per profilare il cliente; conscio di questo il Gruppo Bluvacanze ha iniziato il percorso di digitalizzazione dell’azienda l’anno scorso: “L’infrastruttura digitale che stiamo implementando ci insegna a profilare meglio il cliente e a conoscere comportamenti peculiari: il consumatore che proviene dai touchpoint digitali stabilisce una relazione con l’agenzia sul territorio ad alta frequenza – continua Marco Orlandi - E oltre ad essere un viaggiatore con un valore medio di pratica più elevato, richiede valore aggiunto: consulenza, assistenza h24, fidelizzazione, ingaggio con promozioni commerciali mirate. Fattori questi che ci spingono a perfezionare il percorso di digitalizzazione intrapreso allo scopo di intercettare nuovi target e giovani generazioni, facendole incontrare con la competenza dei professionisti nei punti vendita in tutta Italia. Anche i nostri canali social sono sempre più volti a un’interazione mirata alla profilazione. Facebook è rivolto alla risoluzione dei problemi, su Instagram proponiamo viaggi acquistabili in agenzia, e con TikTok eroghiamo contenuti grazie alla continua ricerca di creator in grado di vendere viaggi. Proprio su quest’ultimo social network, grazie ai nostri blue people, abbiamo scoperto modalità di acquisto e interazione con l’agenzia che non credevamo così efficace: i giovani si lasciano ispirare e scelgono l’agenzia per concludere la vendita tramite direct o telefonate, ma comunque gestendo tutta la pratica comodamente dalla propria app”.

Eleonora David

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