Immagine di sfondo della pagina Brasile, torna il Carnevale di Rio

Dopo due anni di stop forzato a causa dell’epidemia dei casi di Covid-19, ritornano finalmente dal vivo le parate di Carnevale di Rio de Janeiro e Sao Paolo – parte del fitto calendario di eventi organizzati da RioTur, l’Ente del Turismo di Rio. Quando si parla di Carnevale l’associazione con il Brasile è automatica: musica, colori, samba e allegria sono solo alcuni degli elementi che animano le strade delle città e catturano l’attenzione degli spettatori, anche di quelli televisivi. La celebrazione del Carnevale carioca, infatti, non rappresenta solo un evento rilevante per la nazione, bensì è una vera e propria vetrina della cultura brasiliana che catalizza l’attenzione di tutto il mondo, anche oltreoceano.

A partire da mercoledì 20 Aprile si terranno le sfilate al Sambodromo, dove le scuole più prestigiose di samba sul territorio si sfideranno a colpi di musica e passi di danza in vista della Golden Series, per proseguire poi giovedì 22 e venerdì 23 per la Special Group e concludere così domenica 24 e sabato 30 con la sfilata finale della squadra vincitrice.

Il Carnevale brasiliano non è, tuttavia, solo samba: porta con sé, oltre ai valori indissolubilmente intrecciati con la terra e le tradizioni, anche un forte impatto sull’economia del Paese. Secondo il Carnival Data Report stilato nel 2020, l’ultima edizione prima dell’avvento del Covid-19, sono stati ben 4 miliardi di Real, vale a dire più di 790 milioni di euro, a muovere le finanze di Rio, il doppio dell'importo registrato dieci anni prima. Mentre, il Carnevale di Sao Paolo ha generato circa R$ 2,75 miliardi, che corrispondono a 545 milioni di euro, nell'economia della città.

Le origini del Carnevale Carioca risalgono a centinaia di anni fa e l’iconico evento deve la sua nascita proprio all’Italia, dove il Carnevale segna la celebrazione e lo scoccare dei quaranta giorni antecedenti alla Pasqua – la Quaresima – dove è necessario astenersi dal consumo di carne e alcolici e dai piaceri della vita. In quell’occasione, infatti, si celebrava con costumi sfarzosi e feste imponenti e con l’espansione dei confini europei nel resto del mondo la tradizione è giunta anche in America Latina grazie ai colonizzatori portoghesi. Sebbene il legame con l’Italia sia imprescindibile, in realtà, la storia insegna che il Carnevale brasiliano riprende anche antiche tradizioni del popolo africano, come le danze, l’utilizzo di maschere variopinte e i costumi realizzati con piume e pietre preziose.

Oggi, infatti, Il Carnevale brasiliano è un evento spettacolare, trasmesso in televisione in tutto il mondo e capace di attrarre milioni di visitatori ogni anno. I costumi sono lussuosi, le infrastrutture impeccabili e le strade si animano di allegria e buona musica. Un esempio è proprio il Carnevale di Rio e quello di Sao Paolo che ogni anno accolgono più di 400 mila persone.

Cuore pulsante del festival è senza ombra di dubbio il Sambodromo, costruito dall’architetto Oscar Niemeyer su richiesta del Governatore di Rio nel 1984 e realizzato in soli 110 giorni in occasione del carnevale dello stesso anno. Il Sambodromo di Rio accoglie al suo interno circa 70 mila spettatori chiamati a raccolta per vedere sfilare e gareggiare le più prestigiose scuole di samba della città col fine ultimo di aggiudicarsi l’ambita vittoria. Ogni squadra, infatti, danza sulle melodie di samba scandite live dai tamburi e sfilano di fronte lo sguardo vigile e attento dei giudici fino a Praça da Apoteose, dando il meglio di sé. Parole d’ordine: samba, musica ed energia!

Le stesse regole valgono anche per Sao Paolo, metropoli del territorio brasiliano. Infatti, in occasione del carnevale gli amanti dell’iconica celebrazione si riuniscono al Sambodromo di Anhembi, inaugurato nel 1991 e costruito sempre dal talentuoso architetto Oscar Niemeyer. Quello di San Paolo, però, accoglie solo 30 mila spettatori e viene utilizzato anche per altre competizioni ed eventi ma l’energia e il calore delle sfilate rimangono immutati.

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