
Colpo di stato in Thailandia: turismo non colpito
Le notizie ricevute nei due giorni scorsi dagli uffici dell’Ente Nazionale del Turismo Thailandese, dalle associazioni del turismo locali e internazionali, dalle agenzie di viaggio e tour operators e dai media indicano che il colpo di stato, avvenuto il 19 Settembre 2006, pacifico e senza spargimento di sangue da parte dei capi militari Thailandesi, ha avuto un impatto minimo sul turismo Thailandese. Descritto come “Il colpo militare più pacifico nella storia della Thailandia,” questo evento non ha visto nemmeno un singolo colpo di arma da fuoco, nè rapporti di violenza, bagni di sangue, disordini civili o proteste di massa in nessuna parte del paese. Tutti gli uffici dell’Ente Nazionale per il Turismo Thailandese sono rimasti aperti per tutto il giorno 19 settembre e tutto procede nella norma. Le televisioni e le stazioni radio hanno regolarmente mandato i programmi in onda la mattina del 20 settembre, come pure diversi siti internet internazionali che hanno riportato la situazione in tempo reale minuto per minuto. Tutte le destinazioni turistiche, i trasporti e gli aeroporti in Thailandia operano con regolarità. La Thai Airways International, inoltre, conferma operazioni normali su entrambi i voli domestici ed internazionali, mentre gli alberghi riportano situazioni stabili e regolari per i loro clienti. Centri commerciali, ristoranti e altri punti turistici e commerciali a Bangkok rimangono aperti e affollati come sempre. In aggiunta, il segretario Mr. Wachai Sarathultaht ha ribadito ieri che l’apertura ufficiale del nuovo aeroporto internazionale di Bangkok, l’aeroporto Suvarnabhumi, sarà, come previsto, inaugurato il 28 settembre. I capi militari Thailandesi, che hanno organizzato il 19 settembre scorso il colpo di stato pacifico e senza spargimento di sangue, si sono autonominati Consiglio per la riforma Democratica (CDR) – descritto come “un gruppo di riforma amministrativa sotto un sistema democratico con il Re come Capo dello Stato.” Il CDR ha sottolineato, inoltre, che non aveva intenzione di diventare amministratore del paese e che il potere dovrà “tornare al popolo” nel più breve tempo possibile. Durante una conferenza stampa tenuta il 20 settembre, il Generale Sonthi Boonyaratglin, che è a capo del CDR, ha indicato che il governo civile ad interim sarà formato entro due settimane e verrà nominato un Primo Ministro ad interim che si incaricherà della riforma politica. Il nuovo governo ad interim disegnerà una nuova costituzione per la riforma politica e ci si aspetta che vengano fatte le nuove elezioni generali entro un anno (entro ottobre 2007). E’ già in atto la ricerca di un nuovo Primo Ministro ad interim che sia neutrale e che difenda la democrazia.