
Feste per celebrare il solstizio d’estate nei Paesi Baschi
Con l’arrivo della celebrazione di San Giovanni e il benvenuto all’estate, i Paesi Baschi si colmano di feste e celebrazioni, che affondano le radici in tempi remoti e pagani, e che nel corso dei tempi si sono intrecciate con le tradizioni cattoliche, in un’esplosione di rituali e tradizioni uniche. La stessa sopravvivenza della lingua basca, l’euskera, è un’ulteriore dimostrazione del forte attaccamento di questo popolo alle proprie tradizioni, che gli ha consentito la trasmissione di un ricco immaginario colmo di feste, riti e miti, chiaro esponente della sua identità. Una buona dimostrazione di tali tradizioni popolari è il pellegrinaggio al santuario di San Juan de Gaztelugatxe, il 24 giugno, in una località biscaglina di Bermeo. Una pellegrinazione popolare a piedi fino all’eremo, che culmina con un’offerta floreale all’immagine della Madonna, sommersa nel profondo del mare. Secondo la tradizione, il sentiero d’accesso all’eremo conta 281 scalini, l’ultimo dei quali conserva l’impronta di San Giovanni, il quale salì la montagna in tre passi. San Juan de Gaztelugatxe offre viste sul Mar Cantábrico e, insieme ad un altro isolotto vicino, quello di Aketxe, fa parte di un biotopo protetto, che va dalla località di Bakio sino al Capo Matxitxako, nel Golfo di Biscaglia. Un’altra delle festività di benvenuto alla stagione estiva è quella che si celebra per il giorno di San Pietro, il 29 giugno, presso la località peschereccia di Lekeitio, sempre in Biscaglia. La celebrazione inizia con una messa in onore del Santo e con una processione con la sua immagine. I portatori dell’immagine la inclinano verso il mare in un movimento pendolare, il kilin-kala, in una cerimonia di petizione di favori nella pesca e in cui, più di una volta, l’immagine è caduta in acqua. Si fa quindi il ballo della Kaxarranka, che consiste in un uomo che balla su una cassapanca sostenuta da 8 marinai.