Immagine di sfondo della pagina Gli aeroporti di Milano crescono a doppia cifra
10 luglio 2024

Nel 2024, gli aeroporti di Milano continuano a registrare una crescita a doppia cifra, proseguendo il trend positivo del 2023. Il Dott. Andrea Tucci, Vice President Aviation Business Development, ci spiega i motivi di questo aumento dei volumi in entrambi gli scali, che pur offrendo segmenti di rotte diverse, sono totalmente complementari e non si sovrappongono, nonostante l'assenza di un hub carrier. Con la sua esperienza pluridecennale, Tucci ci aggiorna sull'andamento del trasporto aereo in alcuni ambiti specifici ma rilevanti.

Il 2023 si è chiuso positivamente e il 2024 sembra partito bene per gli aeroporti di Milano. Conferma?

"Si, siamo molto contenti del 2024, perché è un anno che chiaramente è un po' a rischio dopo il forte rimbalzo del 2023. Dovevamo confermare i numeri e ritrovare il nuovo assetto, quello che tutti hanno chiamato 'new normal'. Beh, diciamo che sta andando oltre le più rosee aspettative."

Siete a doppia cifra a maggio?

"Si, siamo a doppia cifra sul 2023 e quasi a doppia cifra sul 2019. Vedere che stiamo raggiungendo i numeri del 2023 e che questi si confermano è importantissimo."

La visione a lungo termine degli aeroporti di Milano, Malpensa e Linate, si sta concretizzando. Linate, come city airport, offre un traffico business e locale di grande valore, mentre Malpensa diversifica la gamma di destinazioni e vettori, contribuendo alla crescita dell'aeroporto.

Possiamo parlare di un network distribuito a livello di aerolinee e di un minor rischio nel caso di default di un hub carrier?


"Riempiamo meglio un aeroporto dove l'hub carrier genera onde e crea maggiori difficoltà. Questo aiuta dal punto di vista industriale e rende il mercato attrattivo, perché ogni segmento di cliente trova un aeroporto ben servito. Combattiamo la vulgata di avere un hub centrale. Attendiamo gli effetti su Linate delle decisioni della Commissione UE e capire meglio quali saranno i remedies accettati."

Quante destinazioni e quante linee aeree avete per quest'estate?

"D'estate è difficile fare il conto, ma siamo vicini alle 190 destinazioni e sui vettori passeggeri siamo intorno ai 90. Questo richiama anche il portafoglio dal lato cargo. MSC ha ricevuto il primo B777F cargo immatricolato italiano per AlisCargo, un segnale positivo che dimostra la capacità di combinare cargo e passeggeri in maniera efficiente."

L'India e IndiGo come le vede nel futuro?

"IndiGo, con Pieter Elbers (ex CEO KLM), sta cambiando il business model, introducendo la business class e candidandosi a essere un forte player in India e nel continente asiatico. Il salto in Europa è importante."

Con l'XLR?

"Si, ma prima vediamo questo A321XLR. Tutti stanno a guardare quanto consuma. Negli USA troveranno il miglior utilizzo, cercando di capire il range, il payload e le economics da immettere sul mercato. L'XLR potrebbe essere il meccanismo giusto per il low-cost sul lungo raggio."

Dopo il Covid, ha notato un cambio nel passeggero in business class?

"La domanda è molto alta. Sul lungo raggio, la capacità in business class e premium sta aumentando, forse come risposta alla domanda o per necessità economica. Sul medio raggio, le aziende sembrano più consapevoli delle spese, investendo meno nei servizi a bordo ma potenzialmente di più nei servizi a terra, dove gli aeroporti possono fungere da ottimi partner."

Gli aeroporti di Milano continuano a evolversi, affrontando le sfide del settore con una strategia che combina crescita e adattamento alle nuove esigenze del mercato. 

Marco Finelli

Cerca