Immagine di sfondo della pagina Turismo marittimo in Adriatico: crescita costante e nuovi investimenti
25 ottobre 2024


Il report, elaborato da Risposte Turismo, evidenzia una crescita moderata e costante di tutti i comparti del turismo marittimo in Adriatico, a partire dalle crociere, con oltre 5,1 milioni di crocieristi previsti nel 2025 (+3,9% rispetto al 2024) e più di 3.400 toccate nave (+5,8%). Anche il traffico di traghetti, aliscafi e catamarani è in espansione, con un aumento stimato del 2% nel 2024 e prospettive simili per il 2025, raggiungendo oltre 21 milioni di passeggeri movimentati. Nel settore nautico si prevede un'importante crescita, con più di mezzo milione di turisti nautici in Adriatico nel 2024, sostenuti da nuovi investimenti e infrastrutture.

Secondo Francesco di Cesare, presidente di Risposte Turismo, questi risultati riflettono una crescita positiva per il turismo marittimo nell’area, supportata da un’offerta ricca e dagli investimenti in corso: "Il divario tra i risultati attuali e il potenziale dell’Adriatico resta ampio, ma questo gap potrà essere colmato attraverso una promozione congiunta dell’area e un impegno comune di operatori e decisori pubblici."

Oltre ai movimenti di passeggeri, il triennio 2024-2026 vedrà oltre 390 milioni di euro di investimenti in nuove infrastrutture, inclusi terminal crociere e stazioni marittime. Tra i progetti più rilevanti vi sono la nuova stazione marittima di Ravenna e il cruise terminal a Marghera. Anche la nautica beneficerà di oltre 190 milioni di euro, con nuove marine in Albania e Croazia, come la Vlora Marina e Porto Baroš Marina.

La crescita della crocieristica vede l'Italia ancora leader con 2 milioni di passeggeri nel 2025, mentre la Croazia si conferma in testa per numero di toccate nave. Spiccano Albania e Montenegro, con incrementi rispettivamente del +235% e +16% nel movimento di passeggeri.

In parallelo, il settore nautico si prepara a superare i 500.000 movimenti turistici nel 2024, con margini di crescita ulteriori grazie alla crescente domanda internazionale e alle nuove infrastrutture che rafforzeranno l’offerta dell’area.





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