Immagine di sfondo della pagina Italia, le novità dei Musei Reali di Torino per il 2025


Tra gennaio e febbraio 2025, infatti, nei due ambienti posti al primo piano della Galleria Sabauda, che si contraddistinguono per una grande affluenza di pubblico, sarà inaugurato Spazio Leonardo, un nuovo allestimento nel quale sarà presentato in modo virtuale un patrimonio unico dei Musei Reali, ovvero il nucleo dei 13 disegni di Leonardo da Vinci, comprendenti il suo celebre Autoritratto oltre al Codice sul volo degli uccelli che, per ragioni conservative, non possono essere esposti in maniera continuativa nei caveau della Biblioteca Reale.
Il progetto prevede apparati informativi e multimediali, tra cui un touch screen che permetterà di sfogliare tutto il Codice del volo; al centro della sala, sarà installato un box che accoglierà una vetrina climatizzata dove esporre un disegno originale a rotazione, oltre a uno schermo su cui proiettare un video per offrire ai visitatori un’esperienza innovativa e sottolineare l’importanza del nucleo delle opere di Leonardo da Vinci ai Musei Reali.

Tra marzo e settembre 2025, le Sale Chiablese ospiteranno una mostra che, tenendo come elemento comune l’estrema eleganza e l’armonia della linea, proporrà, con un taglio inedito, molteplici dialoghi fra dipinti e oggetti d’arte di differenti epoche e tipologie, provenienti dalle collezioni dei Musei Reali e da altre raccolte pubbliche e private.

Dal 18 aprile al 13 luglio 2025, alla Biblioteca Reale si terrà la mostra dedicata alla descrizione della natura e del mondo tra la fine del XIV secolo alla fine del XVI secolo, a partire dagli studi di Leonardo da Vinci.
L’esposizione, curata da Claudio Giorgione e Giuseppina Mussari, realizzata in collaborazione con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano presenterà una ricca selezione dei disegni di Leonardo da Vinci della Biblioteca Reale, in dialogo col patrimonio grafico e librario di importanti musei e biblioteche italiane e straniere, come la Galleria degli Uffizi, la Biblioteca Nazionale Centrale e la Biblioteca Mediceo Laurenziana di Firenze, la Biblioteca Casanatense di Roma e l’Albertina di Vienna.
L’opera di Leonardo da Vinci, così attenta a indagare microcosmo e macrocosmo in ogni suo aspetto, sarà messa a confronto con quella delle generazioni precedenti e successive di umanisti, architetti, ingegneri, in preziosi e talvolta inediti accostamenti con i lavori di Giovannino de’ Grassi, Cristoforo De’ Predis, Andrea Mantegna, Francesco di Giorgio Martini, Albrecht Dürer, Jacopo Ligozzi e molti altri.

L’autunno dei Musei Reali proporrà due mostre di grande suggestione, dedicate rispettivamente a Orazio Gentileschi e a Guido Reni, due dei protagonisti del Seicento italiano.

Orazio Gentileschi. Un pittore in viaggio è il titolo dell’esposizione, allestita nelle Sale Chiablese, che si concentra sul maestro toscano, la cui straordinaria qualità pittorica fu premiata da un successo in vita pari a quello di Caravaggio, Rubens e Van Dyck e da una consolidata fortuna presso committenti e collezionisti internazionali che lo portò a calcare centri artistici di primo piano e le più importanti corti italiane e straniere.
La rassegna, curata da Annamaria Bava e Gelsomina Spione, ruoterà attorno al tema del viaggio, nella sua doppia valenza di percorso di formazione e di ricerca di affermazione. Ogni sezione sarà organizzata seguendo le tappe degli spostamenti del pittore, mettendolo in dialogo con i contesti figurativi e con gli artisti di volta in volta incontrati, con le figure dei committenti e con le esigenze del mercato.
La mostra vuole valorizzare uno dei capolavori assoluti della Galleria Sabauda, ovvero la grande pala con l’Annunciazione realizzata da Orazio Gentileschi nel 1623 per il duca di Savoia e ritenuta da tutta la critica uno dei vertici assoluti della sua produzione.

Lo Spazio Scoperte, al secondo piano della Galleria Sabauda accoglierà Il “divino” Guido Reni nelle collezioni sabaude, una mostra che, in occasione dei 450 anni dalla nascita di Guido Reni (Bologna 1575 – 1642) renderà omaggio a uno dei più autorevoli pittori del Seicento, celebrato autore di pale d’altare, affreschi e quadri da cavalletto per committenti di altissimo prestigio, del cui gusto colto e aristocratico fu uno dei massimi interpreti. L’esposizione, curata da Annamaria Bava e Sofia Villano, vuole illustrare, attraverso il patrimonio dei Musei Reali e alcuni puntuali e significativi prestiti internazionali, l’apprezzamento della corte sabauda, fin dalla nascita delle collezioni ducali, per la pittura classicista bolognese e nello specifico per le opere di Guido Reni. Il suo stile composto e luminoso, incentrato sull’armonia delle forme e sulla celebrazione di una bellezza ideale desunta dai modelli scultorei dell'antichità e dall’arte sublime dei maestri del Rinascimento, doveva essere particolarmente congeniale alla ricerca di maestosità ed eleganza nella progettazione della decorazione e dell’arredo delle residenze sabaude.

Tra giugno e ottobre riprende invece l'Estate Reale, la rassegna di musica, teatro e danza nel teatro romano e nei Giardini Reali, quest'anno all'insegna delle Quattro Stagioni nelle arti e nella musica per festeggiare la riapertura dei Giardini di Levante.

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