La Patagonia Argentina è sempre più vicina…
La Patagonia Argentina è più vicina. Roma, infatti, è stata scelta come sede della rappresentanza in Europa dell’Ente del Turismo Patagonia Argentina per avvicinare la ricchezza di questa area dagli spazi sconfinati, dal verde abbondante, laghi e fiumi, e che conduce fino alla fine del mondo, all’estremo sud del continente…. Delegata dell’Ente per l’Europa è Vanesa Di Martino Creide
La Patagonia Argentina è più vicina. Roma, infatti, è stata scelta come sede della rappresentanza in Europa dell’Ente del Turismo Patagonia Argentina per avvicinare la ricchezza di questa area dagli spazi sconfinati, dal verde abbondante, laghi e fiumi, e che conduce fino alla fine del mondo, all’estremo sud del continente…. Delegata dell’Ente per l’Europa è Vanesa Di Martino Creide che ci spiega: “La Direzione dell’ Ente ha scelto Roma in considerazione dei forti legami tra l’Argentina e l’Italia, e opererà verso tutto il Continente portando all’attenzione dei mercati non solo le destinazioni patagoniche più classiche ma anche alcune mete emergenti, ancora allo stato primordiale. Personalmente- sottolinea- lavoro con gli operatori del settore italiani da più di 15 anni ed è sempre stato un mercato molto importante e particolarmente stimolante”. “L’obiettivo del mio mandato – continua Vanesa Di Martino Creide - sarà quello di generare spazi di collaborazione e cooperazione con gli operatori e i media europei affinché possa diffondersi capillarmente la conoscenza della Patagonia come destinazione turistica. Tra le priorità far conoscere in Europa non solo il nome e il marchio della regione, altresì riuscire a far approfondire in modo integrale questa realtà. Per esempio far capire che la Patagonia Argentina è composta da 6 province, La Pampa, Rio Negro, Chubut, Santa Cruz, Neuquèn e Terra del Fuoco. E che ogni provincia ha una sua caratteristica particolare come i fiumi, i vulcani, i laghi, i boschi, le pampas del gaucho, il mare e le spiagge dell’ Oceano Atlantico, la fauna e la flora marina patrimonio dell’ Unesco. Ancora i boschi pietrificati, le comunità autoctone indigene, il parco nazionale dei ghiacciai… e ancora molto di più, tutto alla fine del mondo. Il turismo enogastronomico e paleontologico si situano tra l’altro tra i più importanti al mondo”.
Il servizio completo è sul prossimo numero di T&A (n. 24 del 25 novembre), Speciale Sud America