Le Bahamas nel programma Transcultura UNESCO
Cultura, creatività e turismo hanno, negli ultimi anni, trovato sempre più punti d’incontro, ma rimane ancora inespresso un potenziale utile alla crescita di un’offerta turistica e culturale distintiva e più sostenibile.
Il programma Transcultura UNESCO, finanziato dall'Unione Europea, si pone come obiettivo quello di fare leva sulla cultura e sulla creatività nei Caraibi, quali fonti di sviluppo sostenibile insieme al turismo, che svolge un ruolo cruciale.
Il programma ha individuato, anche alle Bahamas, le risorse potenzialmente impattanti in maniera positiva sull’industria culturale, creativa e turistica, perché maggiormente in sintonia con il contesto culturale locale all’interno di un ambiente più legato al turismo di massa. Tali risorse incarnano un miglioramento qualitativo dell’offerta turistica, alla quale contribuiscono con servizi di più alto livello e conseguente maggiore soddisfazione da parte degli utenti.
La prima risorsa risiede nella tradizione della lavorazione della paglia unitamente ai tipici mercati che ne commerciano i prodotti: la cultura dell’intreccio della paglia è un indicatore importante del patrimonio del popolo bahamiano, parte dell'eredità lasciata dagli antenati schiavizzati e liberi dell'Africa occidentale, in particolare da quei membri della diaspora africana che hanno cercato rifugio e si sono stabiliti alle Bahamas dopo la guerra d'indipendenza degli Stati Uniti. L'artigianato della paglia ha contribuito molto all’attività economica nelle Family Islands (le isole diverse dall'isola di New Providence, dove si trova la capitale della nazione, e dall’isola di Grand Bahama) per almeno due secoli. È un’industria sostenibile e rispettosa dell'ambiente; inoltre, è anche una delle manifestazioni più importanti della creatività del popolo delle Bahamas con oltre 60 stili di intreccio e la creazione di oggetti di design oltre che funzionali alla vita quotidiana. Si occupa oggi della tutela e diffusione di questa importante tradizione, Creative Nassau, che organizza periodicamente corsi base e intensivi finalizzati alla divulgazione di questo importante patrimonio.
La seconda risorsa è invece, il Clifton Heritage National Park situato a Nassau. Qui si trovano i resti dell'eredità storica e culturale di tre importanti gruppi che hanno avuto un impatto sul Paese: i lucayan, i lealisti e gli africani. Lo gestisce la Clifton Heritage Authority, dal 2004, anno della sua fondazione atta a custodire questa importante area ad uso e beneficio della popolazione delle Bahamas. Aperto al pubblico dal 2009, il parco è un’oasi di storia e natura preservata nel centro della capitale: una passeggiata lungo i tortuosi sentieri del parco rivelerà una varietà di ecosistemi, come boschi cedui nativi, scogliere, zone umide costiere, dune, coste rocciose, spiagge sabbiose e barriere coralline in mare aperto, ma anche resti di antichi insediamenti di schiavi, con la casa principale, piantagioni, muri di pietra.
La fauna locale comprende uccelli canori, trampolieri, uccelli marini e altri animali selvatici. Nel parco è possibile nuotare, pescare, fare escursioni, fare snorkeling, birdwatching e fare picnic.
Entrambe le risorse offrono uno spunto di approfondimento della cultura e della creatività bahamiane contribuendo a un’offerta turistica più attenta alla comunità locale, più responsabile e maggiormente integrata nel territorio.