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16 febbraio 2016

Le porte di Israele si aprono a Roma

 Aprire una porta e sentirsi a casa: è questo il concept della mostra itinerante Open a door to Israel, che come prima tappa ha scelto Roma (dal 22 febbraio all’11 gennaio), seguita ora dalla Francia, poi da Russia, Corea del Sud, Giappone, Cina, Stati Uniti, Polonia, Argentina e Brasile. Un’innovativa istallazione multisensoriale permetterà di scoprire i valori di Israele e la gente che dà vita allo spirito creativo di questa terra. Nove porte per nove “situazioni”, dallo Shabbat ad una partita a matkot (racchettoni israeliani), dal gay pride alla scuola elementare, il progresso tecnologico di Israele si “inchina” a mostrarne la cultura. “È in crescita il turismo individuale, questo dimostra che Israele è un paese sicuro – afferma Avital Kotzer Adari, direttrice dell’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo per questo ci teniamo ad avvicinare la gente alla nostra cultura, che va anche oltre alla sacralità della Terra Santa, con queste istallazioni ad opera di un’azienda israeliana”. Con un visitatore ogni cinque minuti il turismo in Israele ha un andamento positivo “e con gli operatori israeliani presenti all’evento intendiamo aprirci al futuro – continua Avital Kotzer Adari.

 Presente anche l’ambasciatore di Israele in Italia Naor Gilon che ha definito la mostra “frutto dello spirito innovativo e dell’energia creativa di Israele, che intende dare un assaggio del paese a 360 gradi, anche se solo andando di persona a visitarlo si possono tenere realmente aperte le porte della nostra terra”. E. David

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