Marzo positivo per il traffico aereo italiano: +8% di passeggeri rispetto al 2024
Secondo i dati ENAC, il settore conferma la crescita su base annua e supera i livelli pre-pandemici. Low-cost in espansione e cargo in ripresa, con Malpensa e Fiumicino in testa ai rispettivi segmenti
Il trasporto aereo italiano archivia un marzo 2025 in forte crescita. Lo conferma il consueto aggiornamento mensile pubblicato da ENAC – Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, che registra 16,3 milioni di passeggeri transitati negli aeroporti italiani durante il mese, con un incremento dell’8% rispetto a marzo 2024 e un significativo +16% in confronto al 2019, ultimo anno di riferimento prima della crisi pandemica.
Un dato che testimonia come il settore abbia non solo recuperato i volumi pre-Covid, ma stia entrando in una nuova fase di consolidamento e rilancio, spinto da una domanda in continua ripresa e da un'offerta sempre più strutturata. Il mese di marzo, in particolare, ha beneficiato anche della stagionalità favorevole e dell’anticipazione di alcune rotte estive.
Traffico internazionale in testa
Analizzando la composizione del traffico per ambito geografico, è evidente la prevalenza delle rotte internazionali. Il traffico verso destinazioni UE ed extra-UE rappresenta il 66% del totale passeggeri, con il segmento comunitario al 42% e quello extra-europeo al 25%. Entrambi i valori risultano stabili rispetto allo stesso mese del 2024, confermando una solida continuità nella domanda internazionale.
Il traffico domestico mantiene una quota del 33%, invariata rispetto all’anno precedente. Si tratta di un dato interessante per il trade, che può contare su una domanda interna costante, utile soprattutto nelle connessioni con i grandi hub internazionali e nelle proposte combinate di incoming e outgoing.
Low-cost in ascesa, tradizionali stabili
Per quanto riguarda la tipologia di vettori, il report ENAC evidenzia una leggera crescita del traffico generato dalle compagnie low-cost, che salgono al 63% del totale passeggeri, guadagnando un punto percentuale rispetto al 2024. Parallelamente, i vettori tradizionali scendono al 37%, perdendo terreno di fronte a una proposta commerciale più aggressiva da parte dei competitor low-fare.
Il dato è rilevante per gli agenti di viaggio e i tour operator, che si trovano a operare in un contesto dove le compagnie low-cost, grazie anche all’apertura di nuove basi e alla frequente introduzione di rotte stagionali, assumono un ruolo sempre più centrale nella pianificazione dei pacchetti e nella gestione della domanda individuale.
Fiumicino e Malpensa si confermano ai vertici
Dal punto di vista dei singoli scali, Roma Fiumicino si conferma il primo aeroporto italiano per volumi di traffico passeggeri, con 3,8 milioni di transiti registrati a marzo e una quota di mercato pari al 24%, dato stabile rispetto all’anno precedente. Lo scalo romano si consolida come hub primario per i collegamenti di lungo raggio e per il traffico internazionale di linea.
Nel segmento cargo, la leadership resta saldamente nelle mani di Milano Malpensa, che ha movimentato 69 mila tonnellate di merce, pari al 64% del traffico merci nazionale. Il comparto cargo, pur crescendo a un ritmo più contenuto rispetto ai passeggeri, segna comunque un +3% rispetto al 2024 e un importante +17% rispetto al 2019, segnale di un settore in ripresa strutturata, anche grazie all’espansione dell’e-commerce e alla stabilizzazione dei flussi logistici globali.
Uno scenario favorevole per il trade
I dati di marzo offrono indicazioni chiare anche per il comparto B2B. La crescita del traffico passeggeri, unita alla stabilità delle quote di mercato per rotte internazionali e domestiche, rappresenta un'opportunità concreta per gli operatori della distribuzione, che possono contare su un’offerta ampia, affidabile e in continua espansione.
La spinta delle low-cost, l’aumento della capacità verso mercati ad alta domanda e il rafforzamento delle operazioni charter offrono margini di manovra sia per i player specializzati in outgoing sia per chi lavora sull’incoming. Anche il segmento cargo, in costante evoluzione, può rappresentare un’opportunità interessante per gli operatori attivi nel turismo esperienziale legato a prodotti tipici, eventi e fiere.
In attesa dei dati consolidati del primo trimestre, il mese di marzo conferma quindi l’ottimismo moderato che sta accompagnando il settore nel 2025: uno scenario in cui domanda e offerta trovano un nuovo equilibrio e in cui il ruolo della distribuzione, soprattutto quella agenziale, può tornare ad avere un peso decisivo nella costruzione del valore lungo la filiera.