Nasce il portale Slovenia a sports destination
Le bellissime immagini dell’invasione di bandiere slovene nei tapponi alpini all’ultimo Giro d’Italia, dominato da Tadej Pogačar, sono solo la punta dell’iceberg di un movimento sportivo, quello sloveno, che continua a fare, anno dopo anno, passi da gigante.
Le gesta di questo grande campione del ciclismo, al cui ciuffo che spunta dal casco anche l’Italia intera si è affezionata, dopo che sue erano già state le edizioni 2020 e 2021 del Tour de France, non sono infatti un caso isolato: attraversando l’Atlantico in NBA non si fa altro che parlare di Luka Dončić e della sua stagione da record che potrebbe portarlo, a partire già dal prossimo anno, a diventare il giocatore di pallacanestro più pagato della storia. E il fenomeno non è certo circoscritto agli atleti maschi: Janja Garnbret, a 25 anni, è già considerata la G.O.A.T. - Greatest Of All Time mondiale dell’arrampicata, sport in cui ha già vinto praticamente qualsiasi cosa ci sia da vincere. Di lei Ayao Komatsu, Team Principal della scuderia di Formula 1 HAAS, ha detto “è la persona più famosa che io conosca”. E ancora, Ilka Štuhec, portabandiera slovena per gli sport invernali, è stata per ben due volte medaglia d’oro in Coppa del Mondo.
Alcuni dati – La Slovenia degli sport
La mela, come si suol dire, non cade mai troppo lontano dall’albero. Nel caso della Slovenia, le mele sono davvero tante, per una Repubblica da due milioni di anime: prima di Pogačar, il Giro lo aveva vinto anche il campione olimpico Primož Roglič; prima di Dončić, già Goran Dragićaveva stregato la NBA, nonché condotto la Slovenia alla storica vittoria dell’Europeo nel 2017. E inoltre, tra Olimpiadi e Paralimpiadi, la Slovenia è riuscita a collezionare, nella sua giovane storia, più di 100 medaglie.
Il grande successo degli atleti sloveni è sintomo della maturità e dell’eccellenza raggiunta nel paese, tanto dalle infrastrutture sportive, che dall’esperienza del personale e in generale dell’intero movimento sportivo, ma anche indice di una mentalità improntata alla cura del corpo e a uno stile di vita sano: il 61% degli sloveni dichiara di dedicare ben 150 minuti alla settimana alla pratica sportiva; 8.000 società sportive e ricreative sono attive all’interno del paese; 57.000 atleti ogni anno partecipano a competizioni ufficiali.
Un paese in cui, insomma, si nasce e si cresce di sport e dove, agli atleti, viene sempre data una seconda, o anche una terza possibilità. Lo stesso Roglič, del resto, prima di diventare un campionissimo delle due ruote, era stato anche professionista del salto con gli sci, disciplina abbandonata a seguito di una brutta caduta. Una storia di fortuna nella sfortuna, ma anche di perseveranza e impegno, che ha portato una scoperta fondamentale non solo per il ciclismo sloveno, ma per tutto il mondo dello sport.
Un nuovo portale dedicato alla Slovenia come destinazione turistico-sportiva
Considerando l’interesse suscitato a livello internazionale dalla Slovenia, come fucina di campioni per gli sport più disparati, l’Ente Sloveno per il Turismo ha quindi concepito il nuovo portale Slovenia – a sports destination, come strumento utile tanto allo user quanto a T.O. e agenzie di viaggio interessati al Cuore Verde d’Europa anche come destinazione sportiva. Il sito racchiude utili informazioni su impianti sportivi, eventi, ritiri di preparazione e riabilitazione, sostenendo ulteriormente lo sviluppo della Slovenia come destinazione sportiva e turistica di livello mondiale.
“Il nuovo sito web Slovenia – a sports destination – commenta Aljoša Ota, direttore dell’Ente Sloveno per il Turismo in Italia - è un passo avanti nei nostri sforzi per collegare sport e turismo. Si tratta di un punto d'incontro fondamentale tra la crescente domanda rivolta alla Slovenia proveniente anche dall’Italia, e l’eccellenza dell’offerta. Abbiamo messo finalmente un’altra tessera importante nel mosaico dello sviluppo della Slovenia come destinazione turistico-sportiva”.