
Rutelli: “Nessuna proiezione sui dati stagionali, ma bisogna recuperare.”
Tre i punti fondamentali della conferenza stampa, tenuta oggi a Palazzo Chigi, dal vice presidente del Consiglio Francesco Rutelli e dal presidente dell'Enit Umberto Paolucci. Sono stati oggetto di confronto: l'analisi dei primi sei mesi di lavoro del dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo, il bilancio dell'Enit e una bozza dei dati previsionali della stagione. "Sui dati attualmente a disposizione - ha detto Rutelli - non bisogna fare avere né un atteggiamento trionfalistico, né catastrofico. Di certo vi è la necessità di recuperare terreno ma bisogna avere anche un quadro chiaro della situazione. In questo ambito l’Osservatorio nazionale del turismo, raccogliendo i dati di Istat, Union Camere, Regioni e istituti statistici privati, sta preparando dei parametri aggiornati per presentare un quadro analitico del comparto turistico che sia seria e credibile". Tuttavia, senza quantificare le proiezioni della stagione, Rutelli ha dichiarato: "registriamo una certa difficoltà economica per i ceti medio bassi che ha due effetti: una minore durata delle vacanze e una preferenza per le mete italiane. Come sempre il segmento portante è quello del turismo di mare, mentre prosegue la crescita delle città d'arte e permangono le difficoltà sul segmento montano. Le tariffe del comparto registrano una crescita moderata nel 2007 e per ora le uniche cifre che riteniamo di dare, stimate con il vecchio metodo, parlano di 25 milioni di italiani in vacanza in Italia e 5 milioni all'estero." Particolare attenzione, nei programmi di sviluppo, sarà dedicata alla montagna sia per quanto riguarda la stagione invernale che per quella estiva assiste ad una forte concorrenza proveniente dalle altre regioni alpine che stanno sfruttando molto il segmento wellness e i divertimenti acquatici Per quanto riguarda le politiche portate avanti dal Dipartimento si registrano tra i lavori in attuazione della Finanziaria 2007: la valorizzazione degli itinerari di particolare rilevanza storica, culturale e religiosa, il miglioramento dell'offerta turistico-ricettiva con un investimento di 144 milioni di euro in tre anni, di cui il 70% dedicato al comparto alberghiero, il programma interregionale "Attrattori culturali, naturali e turismo" per la valorizzazione del territorio con investimenti specifici ed infine i lavori destinati alle celebrazioni per il 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia con particolare attenzione alle capitali storiche.