Slovenia: focus sul mercato del Sud Italia
Una strategia di promozione capillare e senza sosta, che vedrà impegnato l’Ente Sloveno per il Turismo in Italia, fino alle soglie della prossima estate e che, a metà marzo, lo poterà a Napoli, dove, nel corso della 27esima edizione della Borsa Mediterranea del Turismo – BMT, incontrerà il comparto turistico del centro e sud Italia a riconferma dell’importanza strategica che questa area del nostro Paese riveste per la destinazione.
“In un’ottica di ulteriore crescita dei flussi turistici dall’Italia verso la Slovenia – conferma Aljosa Ota, direttore dell’Ente – è per noi fondamentale portare la nostra attenzione e i nostri prodotti ad un mercato che ha grosse potenzialità, che non può che crescere e che da sempre ha dimostrato grande interesse nei confronti del nostro territorio”.
Partecipazione a fiere, attività di co-marketing, workshop e roadshow, eventi dedicati, una carrellata di azioni che già nello scorso anno ha dato i suoi frutti quando, trainato da un dicembre 2023 da record, che ha visto ben 63.162 italiani visitare la Slovenia (pari al 29,25% degli arrivi totali dall’estero) per 125.560 pernottamenti (25,5% del totale dall’estero), l’incoming dall’Italia si è ritagliato una fetta di mercato dell’11% degli arrivi (+17,4% rispetto al 2022), corrispondenti al 9,3% dei pernottamenti totali dall’estero (+17,8%): in sostanza nel 2023 solo la Germania ha fatto meglio dell’Italia.
“Parliamo di dati importanti – sottolinea ancora Ota – che si inseriscono nel contesto di un anno che è stato da record per la Slovenia che è andata a posizionarsi in cima alle classifiche europee per gli incrementi negli arrivi (6,2 milioni) e nei pernottamenti (16,1 milioni), con una crescita rispettivamente del 5,5% e del 3,5% sui valori dello stesso periodo del 2022. Superarci è, quindi, una missione molto ambiziosa che può trovare il suo sbocco andando a presidiare quei territori che hanno grosse potenzialità come quelli del centro e sud Italia”. Non a caso, l’Ente si presenta a Napoli con 4 co-espositori (erano 2 lo scorso anno).
Si tratta di 2 catene alberghiere, Hit Alpinea Hotels & Apartments Kranjska Gora e Sava Hotels&Resorts; un DMC locale, Palma TO e una destinazione, Love Istria. Una proposta completa, dunque, volta ad offrire al comparto turistico locale la possibilità di organizzare viaggi e soggiorni nel Paese per la propria clientela. Alla luce anche dell’importante novità, già annunciata ad inizio anno, ovvero l’introduzione del Frecciarossa Milano-Lubiana per il quale è stato recentemente siglato l’accordo preliminare tra Trenitalia e SPassenger Transport, società ferroviaria slovena, per l’avvio del collegamento diretto tra il capoluogo lombardo e la capitale slovena. Il nuovo collegamento ferroviario va ad aggiungersi all’annuncio di Ryanair di posizionarsi nello scalo di Trieste (ad un’ora e mezza d’auto da Lubiana) a partire dal prossimo aprile, in un quadro d’insieme che vede Italia e Slovenia sempre più vicine, sempre più accessibili anche per gli utenti del centro e sud Italia
L’Ente, quindi, si appresta a partecipare alla prossima edizione della BMT – Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli, con la convinzione, come lo stesso Aljoša Ota sottolinea: “di essere in un marketplace sensibile a cogliere, in modo particolare, la nostra offerta di percorsi e prodotti eno-gastronomici e termali ma anche culturali e ricercati. Un comparto preparato e desideroso di nuove destinazioni da far scoprire ai propri clienti. E non è un caso – aggiunge Ota – che abbiamo in previsione, nei prossimi mesi, una serie di attività di formazione e informazione proprio in Sud Italia, andando a consolidare e rimarcare la nostra presenza e la nostra vicinanza al settore, in un’area che siamo certi ci darà grandi soddisfazioni”.
L’Ente sloveno per il turismo ha deciso di dedicare il 2024 alla cultura e non a caso.
Di seguito due momenti importanti alla base della promozione del Paese nel corso dell’anno sul nostro territorio.
GO BORDERLESS! Nova Gorica e Gorizia, Capitali Europee della Cultura 2025.
Tra i temi della partecipazione slovena alla prossima BMT, a spiccare sarà sicuramente il fitto calendario di appuntamenti che accompagneranno il Paese verso il 2025, anno in cui Nova Gorica condividerà con Gorizia il titolo di Capitale Europea della Cultura. Due città simbolo o, meglio, una sola città, l’unica in Europa, ad essere attraversata da un confine tra due Stati. Un confine che per troppi anni ha significato frattura, una separazione immortalata nelle foto in bianco e nero del filo spinato di Piazzale Transalpina, e che invece diventa oggi sempre di più una mano tesa, un luogo di incontro tra due popoli e il simbolo, per tutto il resto del mondo, di come invece la pace e la condivisione siano un percorso non solo possibile, ma addirittura necessario.
1° maggio 2004: la data scolpita nella pietra del monumento eretto proprio sul confine tra Nova Gorica e Gorizia, ha segnato non solo per le due città ma per l’intero paese un punto di svolta. La Slovenia faceva, insieme ad altri nove Stati, ingresso nella Comunità Europea. Entrare nell’UE ha significato per il piccolo paese, posto proprio nel cuore dell’Europa, tra le pianure pannoniche e il Carso, tra le Alpi e il Mediterraneo, mitteleuropeo e slavo, la possibilità di crescere e aprirsi a nuovi scambi culturali e commerciali, e quindi anche al turismo.
“L'ingresso della Slovenia nell'Unione Europea nel 2004 ha rappresentato una pietra miliare per il turismo e per la formazione dell'identità nazionale del Paese – conferma Aljoša Ota, - I risultati ottenuti in questi 20 anni sono stati importanti e hanno influenzato ambiti simili legati al progresso sociale, economico e culturale della Slovenia, apprezzati dai viaggiatori che ogni anno ci raggiungono”.