
TRCN e Cipro Nord:l’Ambasciata della Repubblica di Cipro (Roma) interviene con una lettera
Su richiesta dell’Ambasciata della Repubblica di Cipro, pubblichiamo integralmente la seguente lettera inviata alla direzione della nostra testata , a firma Thessalia Salina Shambos, incaricato d’affari. “Vorrei fare riferimento alla notizia da voi riportata on-line in data 27 giugno riguardante la “inaugurazione della sede TRNC” a Roma e le proposte turistiche dell’agenzia 4 Winds presentate in quel occasione. Ritengo importante informare i suoi lettori che tale “sede TRNC” è una società commerciale, dietro alla quale si nasconde lo stato fantoccio creato dalle forze di occupazione turche sul territorio della Repubblica di Cipro illegalmente occupato fin dal 1974.Nessun paese al mondo riconosce tale “TRNC”, esclusa la Turchia, dal momento che l’intera isola di Cipro è paese membro dell’Unione Europea dal 2004. Mi permetta di chiarire al riguardo che, al momento dell’adesione, l’applicazione delle regole comunitarie nella parte occupata è stata sospesa, poiché il governo della Repubblica di Cipro non può esercitare alcun controllo.Lo stesso ministero degli Esteri italiano ha definito “l’ufficio turco- cipriota aperto a Roma una società commerciale di natura privata registrata alla Camera di Commercio della capitale come srl, quindi priva di poteri di rappresentanza”. Il relativo comunicato della Farnesina, datato 18 dicembre 2007, conclude ricordando che “l’Italia, come del resto tutti i paesi dell’Unione Europea, riconosce unicamente la Repubblica di Cipro”. Aggiungo che la proclamazione della cosiddetta “TRNC” è stata condannata più volte dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che l’ha ritenuta “invalida”, ha chiesto il suo annullamento ed ha rivolto appello alla comunità internazionale a non riconoscere in alcun modo tale entità secessionista.Vale la pena fare, infine, alcune considerazioni sulla campagna turistica che da tempo l’agenzia 4 Winds svolge in favore della parte occupata di Cipro. Nella promozione dei relativi pacchetti turistici, tale agenzia omette di riportare alcune informazioni di non poco conto: -Che quasi tutte le strutture turistiche funzionanti nella parte occupata sono di proprietà di greco- ciprioti deportati oppure sono state edificate su terreni di proprietari greco- ciprioti espulsi con la violenza. - Che tali strutture sono arbitrariamente ed illegalmente occupate e sfruttate, contro la volontà dei legittimi proprietari greco- ciprioti. - Che il turista straniero non gode di nessuna protezione diplomatica né di copertura assicurativa nei territori occupati. - Che tutti i punti di accesso, ossia porti ed aeroporti che operano illegalmente nella parte occupata di Cipro, sono stati dichiarati dal governo di Cipro chiusi al traffico internazionale. Giungere quindi a Cipro attraverso tali punti di accesso costituisce specifica violazione delle leggi della Repubblica di Cipro perseguibile penalmente. Con cortese preghiera di pubblicazione”.