Immagine di sfondo della pagina Turismo scolastico: il viaggio come momento di svago a occasione formativa
21 dicembre 2007

Il turismo scolastico deve diventare parte integrante dell’attività scolastica ed essere vissuto da insegnanti e alunni come un’esperienza di gruppo importante. Questo il concetto ribadito da Ezio Sina, del Dipartimento della Programmazione ministeriale del Ministero della Pubblica Istruzione, durante il TTG Roadshow su “Bullismo e Viaggi di istruzione: come trasformare un’esperienza di viaggio in un’occasione formativa”. Per assicurarsi la partecipazione attiva dei ragazzi più esuberanti è importante presentare all’intera classe il viaggio studio come un progetto di lavoro comune. Il consiglio arriva da Melania Cammisa, consulente turistico e docente dell’Istituto per i Servizi Commerciali e Turistici Paolo Boselli di Torino, che suggerisce di legare il viaggio ad attività di laboratorio pre e post tour da effettuare in classe. “Il laboratorio inteso come ‘spazio mentale’ – specifica Cammisa –,in cui si incoraggia la creatività e la capacità dei ragazzi di risolvere i problemi. Non dimentichiamo – aggiunge - che i giovani, in generale, vogliono essere stupiti da qualcosa che li coinvolga e li diverta: vogliono essere cioè incuriositi e protagonisti. E il bullismo è una forma di protagonismo, inteso come voglia di essere al centro”. La natura e gli obiettivi del turismo scolastico vanno dunque totalmente rivisti, e questa responsabilità di rilettura dell’esperienza di viaggio è delegata anche gli operatori del settore.

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