Un milione di pax per il Marconi Express di Bologna
Da poco più di un mese la guida del people mover di Marconi Express di Bologna è nelle mani di Massimiliano Cudia, manager con precedenti esperienze in FCA e viene da Infra.TO la metropolitana di Torino. Il suo compito è quello di fare decollare il people mover di Marconi Express, che serve l'aeroporto Marconi di Bologna in poco più di 7 minuti dalla stazione ferroviaria del capoluogo emiliano, il nodo ferroviario più importante d'Italia. I risultati del 2021 nei primi 9 mesi ha visto trasportare quasi 1,1 milioni di passeggeri, un volume di trasportato pari a quello che annualmente è il target ottimale.
Il Marconi Express è stato avviato nel novembre 2020 nel pieno della pandemia del Covid-19. il suo esercizio ha però avuto vari problemi tecnici ricercabili in quel fenomeno che si chiama dentizione e che Cudia sta già gestendo per il futuro in un ottica di funzionalità stabilizzata.
Il sistema di trasporto automatico funziona sulla base di vetture senza conducente della capacità di 50 posti ciascuna. Generalmente, sono due le vetture in utilizzo che e compiono i 5 km per trasportare i passeggeri da e per l'aeroporto in poco più di 7 minuti e la frequenza permette che da ogni punto ci siano sette/otto partenze l'ora. Un terzo treno è disponibile e viene impiegato alla bisogna, quando appare una domanda tale da rendere necessario il suo impiego. Quando viene impiegato opera in coda a uno dei due in servizio. La capacità massima oraria è di 560 passeggeri.
Il servizio è diretto verso una clientela che proviene da fuori Bologna e transita dall'aeroporto o dalla stazione ferroviaria per raggiungere la sua destinazione finale. Tra questi punti di origine o destinazione in Italia ci sono punti alla distanza di 1/2 ore con l'alta velocità. Ma pure con gli altri treni disponibili sulla rete ferroviaria.
Ciò significa che la copertura geografica vede il Veneto, Lombardia, Marche, Toscana, oltre all'Emilia Romagna tutta. Lo stesso Cudia considerra il posizionamento di bologna un unicum e questo sistema altamente avanzato lo completa un sistema di trasporti. La bontà del progetto , che lui considerà allo stato dell'arte come tecnologia disponibile sul mercato.
Abbiamo incontrato Massimiliano Cudia per un intervista, a margine di un incontro con la stampa della città emiliana.
Dott. Cudia, come va il Marconi Express?
E' un sistema che funziona e ha sempre funzionato, ha bisogno di una buona messa a punto. E' quello che stiamo facendo, a suo tempo la messa in esercizio è stata un po' anticipata. Ora sta andando bene, direi che i numeri che stiamo registrando lo dicono.
Il Marconi Express produce meno rumore con le modifiche apportate, produce buona parte dell'energia, quali altre soluzioni per il futuro?
Il sistema produce il 30-35% dell'energia necessaria grazie aill'energia solare pulita prodotta dalle celle fotovoltaiche installate in buona parte del percorso e sulle stazioni. e' una bella cosa in questo momento che si parla di green. poi Marconi Express per il resto utilizza energia green prelevata da fornitori certificati. Per il rumore sono stati montanti pannelli fonoassorbenti nel sistema rotabile che così abbassano l'impatto. Il raggiungimento del numero minimo di passeggeri trasportati è un altro importante segnale della bontà del sistema di trasporto, sopratutto in 9 mesi e con la situazione che c'era nei primi mesi dell'anno.
Ci descriva il Marconi Express rispetto agli altri?
E' un sistema molto diverso rispetto a quelli che ci sono in italia. E' estremamente innovativo e fortemente tecnologico/avanzato. Questa è una tecnologia unica, gli altri sono a catena, questo no. Poi, generalemte i people mover operano su una distanza attorno al chilometro o poco più. questo viaggia su un percorso di oltre 5 chilometri. I fault che ha avuto sono serviti per eliminare le discrepanze di progetto riscontrate.
Il suo futuro operativo?
Per ora ci preoccupiamo di portarlo a regime, In particolare dover soddisfare la domand di trasportato roiginante dall'aeroporto e dll stazione.
Nel caso questi volumi aumenteranno?
Dopodichè se ci sarà un elevato numero di richieste di trasporto che metteranno in crisi il sistema vedremo come poterlo soddisfare, quali azioni se e come farlo al fine di soddisfare l'ulteriore domanda.
Per quanto riguarda l'integrazione ferroviaria con Trenitalia e Italo, avete programmi in merito?
Stiamo parlando con i due soggetti interessati, sia Marconi, che Trenitalia per far sì che l'offerta sia più che a 360 gradi. non si deve fermare a questo, ma bensì' allargarsi a compagnie e quant'altro.
Quali azioni verso agenzie di viaggio, Mice e toiur operating?
Anche si, assolutamente si. La visone di Marconi a questo punto, tra l'aeroporto e la stazione centrale. La società deve essere assolutamente open mind.
Quali azioni sul mercato per dare il messaggio come customer satisfaction che il prodotto è assolutamente reliable?
La customer satisfaction è ovviamente la base per chi fa servizio e adesso noi su questo spingiamo molto. La comunicazione per noi diventa molto importante, e quindi assolutamente si.
Quanti passggeri credete di trasportare visto l'andamento attuale
Come abbiamo detto a fine settembre abbiamo raggiunto la quota minima. Oggi siamo ottimisti per raggiungere e superare la quota massima. E visto comìè andato quest'anno non abbiamo completato un anno normale. Da gennaio fino a aprile sono stati scarsi. "Il libera tutti" è stato fatto a maggio. Diciamo che siamo propositivi e ottimisti per il prossimo anno.
In cifre?
Da gennaio sono stati più di un milione, nel mese di settembre oltre 150mila, tra giugno e settembre oltre 600mila. Nei primi due non arrivava a centomila passeggeri al mese.
Avete un idea su quale tipo di passeggero lo usa: leisure o business?
Generalmente il tipo di passeggeri che usa questa infrastruttura sono molto smart, perchè normalmente le persone del segmento business sono persone più orientate verso il taxi. Noi catturriamo un tipo di persone che sono open mind, che diciamo così possono accettare questo tupo di sistema, che li sposta da un punto all'altro della città focalizzando sui propri interessi.