Regione Umbria, un Vademecum per l’accessibilità dei cammini
La Regione Umbria ha presentato il vademecum intitolato "Accessibilità e fruibilità dei cammini: un metodo di lavoro", un documento sviluppato dalla FISH per migliorare l’inclusività dei percorsi naturalistici e culturali italiani.
Questo strumento rappresenta un passo avanti nell’ambito del progetto nazionale “Viaggio Italiano - Scopri l’Italia che non sapevi”, promosso dal Ministero del Turismo in collaborazione con ENIT, e mira a rendere il turismo accessibile a tutti, includendo anche le persone con disabilità.
Un impegno per l’inclusività Il vademecum è stato commissionato dall’Umbria, capofila del turismo lento, con l’obiettivo di garantire che i cammini italiani siano accessibili a un pubblico sempre più ampio. Suddiviso in quattro aree di intervento, il documento fornisce linee guida per la mappatura dell'accessibilità, la promozione di informazioni aggiornate e chiare, gli interventi per migliorare l’accessibilità fisica e dei servizi lungo i cammini, e la formazione degli operatori turistici. Il coinvolgimento attivo delle associazioni di persone con disabilità ha garantito che le soluzioni proposte siano pratiche e adattabili a contesti diversi.
Paola Agabiti: “Inclusività, una priorità” "L'inclusività è un dovere delle amministrazioni", afferma Paola Agabiti, Assessore al Turismo della Regione Umbria, sottolineando come il vademecum sia solo una parte delle iniziative regionali in favore di un turismo sostenibile e accessibile. “Abbiamo investito nella creazione e nell’adattamento di percorsi storici e spirituali, e a breve presenteremo nuovi progetti che mirano a rendere i nostri luoghi d'arte e paesaggi accessibili a tutti, senza ostacoli”.
Progetti futuri: "Trasimeno per Tutti" e "Sui passi di Francesco" In linea con questa strategia, la Regione Umbria presenterà al TTG di Rimini il progetto “Trasimeno per Tutti”, mirato a migliorare l'accessibilità nel territorio lacustre. Un altro esempio concreto di turismo inclusivo è il percorso “Sui passi di Francesco”, sviluppato con le associazioni no profit Free Wheels e NoisyVision, dove un gruppo di viaggiatori con disabilità ha affrontato il cammino utilizzando sedie a rotelle e tandem, dimostrando che l'accessibilità è possibile anche nei percorsi spirituali.
Collaborazione Ministero-Regioni per un turismo accessibile Anche il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha elogiato l’iniziativa, sottolineando l’importanza della collaborazione tra Ministero e Regioni per sviluppare un ecosistema turistico inclusivo. “Questo vademecum è un esempio concreto di come stiamo costruendo un turismo accessibile in Italia, con il contributo di tutti gli attori coinvolti”, ha dichiarato, evidenziando l'importanza di progetti come questi nel quadro delle strategie ministeriali.
Vincenzo Falabella (FISH): “Un diritto costituzionale” Secondo Vincenzo Falabella, presidente di FISH, il vademecum rappresenta un importante passo verso la piena inclusione delle persone con disabilità: “Garantire a tutti, indipendentemente dalle condizioni di disabilità, la possibilità di esplorare i nostri paesaggi è un diritto costituzionale. Questo strumento fornirà una guida preziosa per rendere il turismo lento un’esperienza accessibile e gratificante per tutti”.
Con queste iniziative, l’Umbria si conferma leader nell’impegno per un turismo più accessibile, trasformando i cammini del territorio in un modello di inclusività che potrebbe ispirare altre Regioni e operatori del settore a fare lo stesso.