Immagine di sfondo della pagina Una Città in Cammino: alla scoperta dei tesori nascosti di Bergamo

Intervista a Roberta Smiraglia, project manager di Una Città in Cammino e di Oros.

Si tratta di 5 percorsi urbani tematici per cittadini e turisti per scoprire curiosità e angoli nascosti di Bergamo bassa e alta che mirano a promuovere un gesto naturale verso un nuovo stile di vita, più sano e salutare. Il progetto pone massima attenzione all’inclusività dei 25 quartieri di Bergamo e all’accessibilità anche alle persone in carrozzina, affinché tutti, indipendentemente dalle sfide fisiche, possano partecipare e godere della bellezza della città.

Ci racconti il progetto Una città in cammino

Una Città in Cammino nasce dalla vincita del bando contributi a sostegno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023, un progetto finalizzato alla valorizzazione del territorio della città di Bergamo e dei suoi legami ambientali, culturali e sociali con le comunità locali. Grazie all’individuazione e promozione di percorsi di mobilità dolce, si è creata una rete di sentieri tematici che promuovessero un turismo di prossimità sostenibile e accessibile sul territorio urbano. In questo modo, si consente e favorisce il piacere del viaggio a bassa velocità con fini educativi, unendo i 25 quartieri di Bergamo e scoprendone bellezze e segreti nascosti. Grazie a un fondamentale network di collaboratori, tra i quali Fondazione Credito Bergamasco, main partner del progetto, Associazione Disabili Bergamaschi e Associazione Guide Turistiche Città di Bergamo, abbiamo unito già 15 dei quartieri cittadini. Oggi puntiamo a continuare a progettare cammini urbani supportati da stakeholder del territorio attraverso le opportunità di partnership da noi proposte.

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Quali i temi dei primi 5 diversi percorsi?

I percorsi ideati in questa prima fase del progetto sono: La via di Lorenzo Lotto: un viaggio alla scoperta di importanti opere di Lorenzo Lotto nella città di Bergamo; La Cultura d'Impresa, un itinerario che permetterà di esplorare l’antica anima produttiva e industriale di Bergamo, andando alla ricerca di antichi siti di archeologia industriale; Le Acque in Città, un sentiero che racconta il ruolo centrale dell'acqua nello sviluppo cittadino; I Luoghi di Cura, un percorso che toccherà i numerosi luoghi dedicati alla cura e all'accoglienza che, nel corso dei secoli, si sono sviluppati all'interno della città; e I Parchi in Città, un tragitto attraverso alcuni dei polmoni verdi, per scoprire piccoli angoli di pace dalla grande bellezza naturalistica, che possano ispirare riflessioni più profonde grazie al loro significato storico e artistico.

Si tratta di un progetto di valorizzazione del territorio. Come l’accessibilità entra a far parte di Una città in cammino?

L’accessibilità è uno dei temi chiave del progetto. Poter usufruire dei valori e delle bellezze del nostro territorio deve essere un diritto, non una possibilità. Di conseguenza, ogni nostro percorso è progettato con particolare cura per essere il più possibile inclusivo. Grazie a precise indicazioni di percorrenza, alternative agli itinerari standard e suggerimenti di visita, ogni viaggiatore potrà intraprendere i nostri cammini. Dalla famiglia con bambini alle persone con disabilità, i percorsi sono pensati per soddisfare le esigenze di tutti, includendo nella loro descrizione precise segnalazioni in caso di pericoli o tratti difficoltosi. Un’attenzione resa ancora più puntuale da Associazione Disabili Bergamaschi, che ha fornito un insight su dinamiche, strategie e sensibilità essenziali da non trascurare per garantire una completa inclusione nel progetto.

Quali i passi in avanti che ha fatto Bergamo negli ultimi anni per quanto riguarda il turismo
accessibile?

I dati ci dicono che Bergamo è sempre più una meta internazionale, con un aumento esponenziale di arrivi in città, soprattutto dal periodo post-pandemico. La nuova sfida del turismo di oggi è offrire una città alla portata di tutti, accessibile e inclusiva, tenendo conto delle diverse esigenze delle persone con disabilità o bisogni speciali, come anziani, famiglie con bambini piccoli e persone in situazioni di temporanea disabilità o fragilità. Bergamo ha già da tempo intercettato questa importante esigenza, ampliando le sue offerte e servizi di anno in anno. Giusto per fare degli esempi, il palinsesto di eventi "Oltre le barriere - verso un turismo accessibile e inclusivo", Storycity, STAI, e il nostro Una Città in Cammino. Siamo fiduciosi riguardo lo sviluppo accessibile.

Quanto è importante il senso di comunità?

In Oros vediamo la comunità come qualcosa da cui non si può prescindere, il senso di condivisione da cui non si può rinunciare. Crediamo che comunità e inclusività siano due concetti che proseguono di pari passo, e ciò si rispecchia nella filosofia stessa dei nostri cammini: itinerari aperti a tutti e per tutti, da percorrere da soli o in gruppo, con amici o familiari, che uniscono quartieri diversi tra loro, rendendo noti quelli meno noti. Una rete, quella di Una Città in Cammino, che parte dai singoli percorsi e arriva a toccare quella che lega ogni viaggiatore ai suoi compagni di marcia e al territorio che scopre e attraversa. Ma anche rete intesa come network di collaboratori e partner, grazie alla cui sinergia il progetto non solo ha preso vita, ma si è perfezionato e avvicinato alle esigenze e bisogni della comunità a cui apparteniamo.

La tecnologia è protagonista. Quale è secondo voi il valore aggiunto che conferisce al progetto?

La tecnologia ha ormai aperto le porte a forme di fruizione e apprendimento più interattive e coinvolgenti, fornendo un plus alla normale offerta di un prodotto. Nel caso di Una Città in Cammino, è la nostra app gratuita Orobie Active il valore aggiunto alla proposta, garantendo un’esperienza il più possibile immersiva e inclusiva. L'app utilizza infatti un avanzato sistema di geolocalizzazione per proporre itinerari precisi e accurati, fornendo indicazioni approfondite, dettagli sulle principali attrazioni, mappe e consigli pratici per il percorso, con un’attenzione particolare rivolta all’accessibilità. Grazie agli autori della rivista Orobie, ciascun percorso è stato accuratamente mappato e tracciato da un team di esperti, offrendo una visione il più possibile completa dei tesori del nostro tessuto urbano.

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