Valencia, che sarà sponsor dell'evento Spain Talks, inaugura ufficialmente il suo anno in qualità di Capitale Verde Europea 2024, un anno di grandi eventi internazionali e di altri locali, che coinvolgeranno cittadini e visitatori. Per i prossimi mesi, è stato infatti elaborato un programma che prevede incontri come la grande conferenza sulle "Mission cities" e un'importante conferenza sulle zone umide, in cui il Parco Naturale dell'Albufera sarà valorizzato come una risorsa fondamentale. Inoltre, ci saranno diverse celebrazioni nate dalla collaborazione tra pubblico e privato, che completeranno il calendario per garantire il coinvolgimento di tutta la città. Quello di Capitale Verde Europea 2024 è però un riconoscimento che arriva quest’anno a fronte di un lavoro sulla sostenibilità portato avanti da decenni, che mira a risaltare l’attenzione che Valencia pone sull’argomento, con l’ambizione di consegnare a cittadini e visitatori del futuro una città sempre più green.
Ne abbiamo parlato con Tono Franco Martínez, direttore Fundaciò Visit València
Cosa rende Valencia una destinazione sostenibile?
Sicuramente gli spazi verdi e la salvaguardia della biodiversità, la tutela e la diffusione di un'alimentazione sostenibile e sana basata su prodotti locali, la promozione del trasporto pubblico, il recupero dello spazio pubblico e l'impegno a essere neutrale dal punto di vista climatico entro il 2030. Gli sforzi compiuti in questo senso hanno portato la città a diventare Capitale Verde Europea 2024, la prima del Mediterraneo a ricevere questo riconoscimento, che la rende anche un modello di riferimento per le altre città.
È possibile visitare la città in maniera completamente sostenibile?
Assolutamente sì, abbiamo l'obiettivo di decarbonizzare la mobilità urbana, per questo disponiamo di una rete di trasporto pubblico con 43 linee di autobus, 10 linee di metropolitana e tram e di una rete ciclabile di oltre 200 chilometri. Oltre alla València Tourist Card che consente l'uso gratuito e illimitato dei mezzi pubblici, disponiamo anche di una rete di biciclette pubbliche e di un'ampia offerta di noleggio di biciclette. Un grande sforzo è stato fatto anche per recuperare gli spazi pedonali, a titolo di esempio si possono citare tre azioni recenti come: la pedonalizzazione della piazza del Municipio, della Plaza de la Reina (dove si trova la Cattedrale) e della Plaza del Brujas, accanto al Mercato Centrale, che ora costituiscono 150.000 mq di spazio pedonale. Spicca anche la Marina de València, un milione di metri quadrati destinati al tempo libero, alla gastronomia e alla pratica di attività nautiche non motorizzate.
Anche la gastronomia, uno dei prodotti turistici principali della destinazione, si può definire sostenibile?
València è nata di pari passo con la huerta che circonda la città. La Huerta di Valencia è uno dei più importanti d'Europa ed è stato dichiarato dalla FAO come Sistema Importante del Patrimonio Agrícola Mundial (SIPAM). La huerta comprende le risaie del Parco Naturale dell'Albufera, che danno vita al riso, protagonista indiscusso del piatto più internazionale della città: la paella. Oltre alla huerta come dispensa naturale, c'è il Mar Mediterraneo, da cui proviene gran parte del pesce che si consuma nei ristoranti o che si può acquistare nei mercati comunali. Ancora oggi si possono vedere i pescatori arrivare con le loro barche alla Marina de València per vendere all'asta il loro pescato al mercato del pesce.
Sostenibilità significa anche accessibilità. Come si posiziona Valencia in merito?
Collegata via terra, mare e aria, a València accogliamo tutti, senza distinzioni, e rimuoviamo le barriere in modo che tutti possano godere della città allo stesso modo. I nostri autobus sono dotati di tecnologia Navilens per non vedenti; le nostre spiagge, le attrazioni e le attività sono accessibili alle persone con disabilità fisiche; in molti punti della città si trovano pittogrammi per i visitatori affetti da autismo o disabilità intellettive. Le nostre piazze e le ampie aree pedonali sono un punto d'incontro ideale per mescolarsi con la gente del posto, godere della nostra cultura e del nostro stile di vita. Diversa, aperta e ospitale, València è orgogliosa di essere una città tollerante e sensibile con tutti i suoi visitatori. Per questo motivo infatti València è stata scelta per ospitare i XII Gay Games nel 2026, un evento sportivo e culturale internazionale i cui principi fondamentali sono partecipazione, inclusione e diversità.
Sono passati due anni da Smart Valencia 2022. Ne sono rimaste tracce tangibili nella città?
Certamente. Uno dei pilastri della capitale del turismo intelligente era la sostenibilità, un valore ora condiviso con la recente nomina a Capitale Verde Europea. Un altro dei pilastri fondamentali di una destinazione smart è la creatività, la città infatti nel 2022 è stata riconosciuta come Capitale Mondiale del Design. Solo un anno più tardi, l'UNESCO ha conferito alla città il titolo di Città Creativa del Design.