Thai Airways ha ripreso i voli giornalieri tra Bangkok e Milano Malpensa. In occasione della riapertura della tratta, abbiamo intervistato Rithavee Plikarnon, Team Lead per Francia, Italia, Belgio e Regno Unito nel Dipartimento Commerciale della compagnia thailandese. Durante l'intervista, abbiamo esplorato non solo la ripresa dei collegamenti diretti tra Italia e Thailandia, ma anche lo stato del mercato tra Europa e Thailandia, con particolare attenzione al sud-est asiatico e all'Asia Pacifico, regioni che hanno subito interessanti cambiamenti. Inoltre, abbiamo discusso le attuali tematiche commerciali e i piani di espansione della compagnia.
Com’è stato l’andamento del 2023 per Thai Airways?
Il 2023 è stato un anno molto positivo per Thai Airways, come dimostrano i nostri risultati finanziari.
Il 2024 come sta andando?
Quest’anno è stato molto positivo finora, con un incremento della produttività grazie ai nuovi collegamenti e alla riapertura di rotte come Milano e Oslo, che sono ripartite lo stesso giorno.
Entrambi i voli sono giornalieri?
Sì, entrambe le rotte sono giornaliere e a breve lanceremo il collegamento con Bruxelles da Bangkok, che operava prima del Covid.
Altre rotte?
Sì, stiamo riaprendo anche rotte a corto e medio raggio verso Kochi in India e in Cina. Stiamo monitorando gli effetti di queste rotte dal punto di vista dei guadagni e del piano di sviluppo futuro.
Dove viaggiano i passeggeri europei che volano con voi: Asia o Oceania?
Principalmente verso la Thailandia. In seguito, molti volano verso la regione dell'Indocina come Cambogia, Vietnam, Myanmar e Laos, nonché verso Bali in Indonesia e l’Australia, che rappresenta ora un mercato molto forte per noi.
E da Milano?
Per il nostro volo TG940 da Milano a Bangkok, vogliamo incrementare i risultati di traffico e finanziari verso destinazioni oltre la Thailandia, come Bali e le destinazioni dell'Asia del Nord e dell'Est.
Esempi?
Giappone, Cina e Hong Kong. Per queste destinazioni offriamo numerosi voli diretti per soddisfare adeguatamente la domanda del mercato.
Il tipo di passeggero leisure cerca ora di volare in maniera più confortevole, spendendo di più?
Sì, oggi siamo pieni sia in economy che in business class. Dopo il Covid, abbiamo registrato un aumento di passeggeri in business class che spendono di più per viaggiare con maggior comfort.
Avete azioni commerciali per questo nuovo segmento?
Assolutamente sì, stiamo offrendo prodotti di alto livello a un giusto prezzo per attrarre questi passeggeri. Vogliamo essere identificati come una compagnia che offre alta qualità di servizio, frequenze e convenienza.
Il vostro piano di espansione della flotta è grande?
Sì, il nostro piano di espansione della flotta è più ampio rispetto a quello pre-Covid. Mira a soddisfare l’espansione del network in Europa e sulle rotte a corto e medio raggio, aumentando le frequenze e la capacità verso destinazioni entro 4 ore dalla Thailandia.
Come va il mercato del Giappone post Covid, considerando la svalutazione dello yen?
È vero, ci sono problemi, ma il traffico dalla Thailandia verso il Giappone è aumentato, e via Bangkok molte persone trovano conveniente recarsi in Giappone. Cerchiamo di ottimizzare la domanda per trarne benefici numerici e finanziari.
È una sfida anche per il mercato low-cost?
Sì, non è facile ottenere buoni guadagni e load factor a causa della forte concorrenza e dell'alta capacità offerta sia dai vettori legacy che low-cost.
L'Australia è un ottimo mercato per voi?
Assolutamente, è uno dei nostri mercati più importanti. Operiamo su tre città in Australia: due voli giornalieri su Sydney e Melbourne, e un volo giornaliero su Perth.
Ci sono piani per atterrare a Brisbane?
Sì, è nella roadmap del nostro piano di sviluppo del network.
E per quanto riguarda gli USA?
È una destinazione interessante, attualmente servita con voli in code share con altri partner della Star Alliance. Vedremo cosa riserva il futuro.